Roma, 31 maggio 2000
In occasione del nono
centenario della sua fondazione e delle celebrazioni per il Giubileo, il Sovrano
Militare Ordine di Malta a Venezia, nella chiesa di San Giovanni Battista annessa
al Gran Priorato di Lombardia e Venezia, ha tenuto una mostra intitolata "LUNGO
IL TRAGITTO CROCIATO DELLA VITA".
Lesposizione, che è stata aperta dal 28 maggio al 1 luglio 2000,
ha voluto illustrare la storia dellOrdine gerosolimitano attraverso una
scelta selezione di dipinti. La mostra è stata promossa dalla commissione
cultura del Gran Priorato di Lombardia e Venezia, presieduta dal Cavaliere dOnore
e Devozione in Obbedienza Marchese Doimo Frangipane ed allestita dal Prof. Francesco
Amendolagine con la collaborazione dellArch. Matteo Sbalchiero e di Sasa
Dobricic. Il catalogo, pubblicato dalla Casa editrice Marsilio di Venezia è
curato dalla Prof.ssa Laura Corti con la collaborazione del Prof. Francesco
Amendolagine e della Dott.ssa Maria Doglioni . Liniziativa è resa
possibile grazie anche al contributo della Regione Veneto, delle Assicurazioni
Generali e della Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia.
LOrdine, nato come ospedaliero e a questa iniziale missione ancora dedito,
nel corso della sua lunga storia fu pure impegnato in armi per la difesa della
Cristianità. Poiché queste sue anime non sono state adeguatamente
illustrate, attraverso un programma visivo, così consueto invece per
gli Ordini specificatamente religiosi, ricostruire visivamente nove secoli di
storia è stato possibile solo affidandosi allunico elemento visivo
costante che è la ritrattistica, un genere che ha tramandato la memoria
dei membri e implicitamente del ruolo dellOrdine nella storia.
In questa occasione sono state ripercorse le tappe più rilevanti della
ritrattistica gerosolimitana in Italia che tracciano anche una storia della
committenza artistica. In mostra vi sono ritratti eseguiti dal Seicento al Novecento;
tra gli altri il Ritratto di Cavaliere di Caravaggio della Galleria Palatina
di Palazzo Pitti a Firenze, il Ritratto di Cavaliere di Bernardo Strozzi della
Pinacoteca di Brera a Milano e quello di Tiziano della Galleria degli Uffizi
a Firenze.
La scelta di raccogliere opere che sono da tempo uscite dalle mura di Commende,
Priorati e dimore non è casuale, ma sottende una volontà di raccordare
quanto ha costituito unintima e forte convinzione di appartenenza con
la ben più generale storia del gusto e del collezionismo artistico nei
suoi capitoli più espressivi.
Articolo tratto da il "IL GAZZETTIN0 " del giorno Mercoledì
31 Maggio, 2000