(Rivista Internazionale - Dicembre
1998: Una svolta epocale - 1/5)
Una Svolta Epocale
Il Sovrano Ordine verso il Terzo Millennio.
Diamo qui di seguito una sintesi del
testo del discorso tenuto il 22 maggio da S.E. il Gran
Cancelliere, Amb. Conte Don Carlo Marullo di Condojanni,
all’Incontro Internazionale dei Delegati per le
Comunicazioni.
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Roma. Palazzo
Magistrale. S.E. il Gran Cancelliere, l’Amb. Conte
Don Carlo Marullo di Condojanni, nel suo studio al
Gran Magistero.
Eccellenze, amici venuti qui da tutto il mondo, è un
onore per me portarvi il saluto di Sua Altezza
Eminentissima il Principe e Gran Maestro, che segue
sempre con grande attenzione le vicende delle
comunicazioni dell’Ordine. L’incontro che oggi si
tiene ha come tema i 900 anni di vita
dell’Istituzione Melitense. Potremmo dire un
giubileo dell’Ordine, che segna nello stesso tempo
punto di arrivo e punto di partenza verso il nuovo
millennio. L’occasione offertami da quest’incontro è
certamente utile anche per un’informazione su quello
che è stato il cammino in questi ultimi anni.
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L’Ordine ha vissuto a Roma il lungo
periodo del suo esilio, e proprio a Roma, ha avuto in questi
anni la sua sede nel palazzo di via Condotti. Sapete tutti
come certi momenti non siano stati facili, sapete come,
all’epoca delle vicende in cui i rapporti con la Santa Sede
erano diventati piuttosto delicati, sia stato difficile, per
il Gran Maestro prima e per il Luogotenente dopo, andare
avanti in un momento in cui per l’Ordine c’erano anche delle
difficoltà economiche. Questo periodo è ormai alle nostre
spalle: e il Magistero del Gran Maestro de Mojana ha portato
grandi frutti. Nel 1960 l’Ordine aveva in tutto una ventina
di rapporti diplomatici a livello di ambasciata e quattro o
cinque legazioni. Oggi ho l’onore e la soddisfazione di
dirvi che siamo arrivati all’ottantunesimo Paese con il
quale intratteniamo rapporti diplomatici. E tra questi
Paesi, grandi Paesi come l’Austria, l’Italia, la Spagna, il
Portogallo ed altri. Questa crescita, incoraggiata prima dal
Gran Maestro de Mojana, è proseguita anche durante il
Magistero di Fra’ Andrew Bertie. E non c’è dubbio che il
passaggio da quella che era la realtà dell’Ordine negli anni
‘60 a quelle che sono state le sue esigenze negli anni ‘80 e
‘90, è un momento importante in cui si sono fatti molti
sforzi per cercare di adattare le strutture non soltanto
alle nuove esigenze dettate dai tempi, ma anche al Concilio
Vaticano II, che nel frattempo si era tenuto.
Devo rendere merito alle componenti dell’Ordine che hanno
partecipato a questa evoluzione esterna ed interna e tra
queste in particolare ai Gran Priorati e alle Associazioni
Nazionali. Sul piano internazionale, vorrei ricordare quanto
significativo sia stato il seminario del 1988, dove fu
avvertita l’esigenza di rinnovare i quadri dirigenti
dell’Ordine, creando una serie di gruppi di lavoro che
mettessero a fuoco le diverse necessità. Non vi tedio con i
particolari perché questa è storia da voi vissuta. Debbo
però dire che il cammino iniziato allora, voluto dal Gran
Maestro de Mojana e proseguito dal Gran Maestro Bertie, nel
frattempo ha prodotto dei risultati straordinari. I Gran
Priorati e le Associazioni Nazionali hanno potuto portare la
loro voce fino nei più remoti angoli del Magistero: ed è
nato proprio dalla volontà dei Gran Priori e Presidenti
delle Associazioni Nazionali quel movimento di rinnovamento
dei documenti costituzionali che si è concluso felicemente
nel gennaio di quest’anno.
Sapete benissimo come nel frattempo vi siano state opinioni
diverse, come vi siano stati ostacoli a questo cammino di
evoluzione dell’Ordine, ma in tutte le Comunità ci sono le
maggioranze e ci sono le minoranze. In un franco dibattito
si è arrivati alla conclusione, oggi accettata da tutti, e
questa conclusione è stato il risultato del Capitolo
Generale Straordinario del 28 - 30 aprile 1997 in cui si è
approvata la Carta Costituzionale e il Codice che oggi ci
regolano. La cosa straordinaria di questo evento è che la
Cancelleria è riuscita ad ottenere dal Vaticano
l’approvazione di tutti e due i documenti costituzionali in
soli nove giorni. Questo che cosa significa?
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