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Messina. Prospetto
della monumentale Chiesa Conventuale del Gran
Priorato di Messina,
da un’incisione della seconda metà del 1700.
Messina. View
of the monumental Conventual Church of the Grand
Priory of Messina,
from an engraving of the late 18th century.
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la perdita dei diritti
su Santa Maria Maddalena d’Agrigento per l’Ordine22.
Ma necessità finanziarie obbligarono il re Martino a concludere
un’alleanza con Roberto Diana e quest’ultimo ne approfittò per
aggiungere al patrimonio dell’Ordine il feudo di Schettino, un
territorio di primaria importanza per la sua posizione
strategica e la sua rilevanza economica23.
Con quest’acquisizione si conclude, nel 1404, la formazione del
patrimonio medioevale degli Ospedalieri.
Le dimensioni del patrimonio
Prima della fine del XV secolo le fonti attestano la presenza
degli Ospedalieri in una trentina di siti siciliani. Il numero
dei siti non è che un dato statistico che deve essere esaminato
e contestualizzato storicamente. Così, per operare un raffronto
con gli altri ordini militari, i Templari, i meno abbienti,
furono presenti in dodici siti24
e i Cavalieri Teutonici in una trentina25.
Continuando la nostra analisi, si constata che i beni degli
Ospedalieri si dividevano in sei gruppi di possedimenti urbani
importanti, cinque feudi e una serie di piccole proprietà urbane
e terreni di varie dimensioni presso i centri abitati. Nel 1300
i Templari esercitavano i loro diritti su cinque feudi e sette
gruppi di possedimenti urbani, mentre i Teutonici possedevano,
nel 1492, sette grandi feudi e cinque territori agricoli più
piccoli ed erano presenti in diciasette località urbane.
L’Ordine di San Giovanni fu, grazie ai suoi feudi, uno dei più
importanti proprietari di terre nella Sicilia medievale e uno
degli ordini religiosi più diffusi sull’isola. Possedeva,
infatti, in vari centri urbani, chiese dotate di terreni e di
case. È possibile stabilire un paragone, come già abbiamo
accennato in precedenza, con i Cavalieri Teutonici, più che con
i Templari che non ebbero grande fortuna in Sicilia. La
differenza fra i due ordini consiste nella loro diversa
localizzazione geografica: mentre i Teutonici concentravano la
maggior parte dei loro beni nella Sicilia occidentale, gli
Ospedalieri erano presenti soprattutto nella parte orientale
dell’isola.
Si può suddividere il patrimonio dell’Ordine di San Giovanni in
tre nuclei. Innanzitutto Messina ed il suo territorio: i feudi
di Castanèa, di Milici e di Mesofletu. In questa zona le
difficoltà politiche impedirono fino al Quattrocento di
sfruttare pienamente i possedimenti fuori città. Di conseguenza,
questi ultimi furono valorizzati solo alla fine del Medioevo.
Poi vi era la zona tra Catania ed Agira, dove i cavalieri furono
presenti sin dall’inizio e dove Roberto Diana riuscì ad
affermare i diritti dell’Ordine alla fine del Trecento. Infine,
era la regione tra Butera, Piazza Armerina, Lentini, Siracusa e
Modica che fu, nello stesso tempo, una delle prime zone
d’insediamento dei cavalieri e dove essi riuscirono a recuperare
alcuni beni dai Templari.
Nel Medioevo il resto della Sicilia costituiva ancora una zona
periferica del patrimonio degli Ospedalieri, anche se la loro
potenza economica era relativamente importante a Polizzi e a
Palermo. |
[22] La storia di Roberto
Diana è descritta in Marullo di Condojanni, La Sicilia e il
Sovrano Ordine Militare di Malta... (come n. 1), p. 54-63.
Vedi anche S. Fodale, Scisma ecclesiastico e potere regio in
Sicilia, I: Il duca di Montblanc e l’episcopato tra Roma e
Avignone (1392-1396), Palermo 1979.
[23] Il 21 luglio 1404,
Palermo, Commenda Magione, 414, n. 3; Silvestri, I capibrevi
di Giovanni Luca Barberi... (come n. 15), II, p. 30-31.
[24] Sulla storia dell’Ordine dei Templari
in Sicilia, ved: G.Guerrieri, I Cavalieri Templari nel Regno
di Sicilia, Trani 1909; White, Il monachesimo latino (come
n. 1), p. 364-366; F. Bramato, Storia dell’Ordine dei
Templari in Italia. Le fondazioni, Roma 1991; L. Villari,
Templari in Sicilia, Latina 1993.
[25] Sulla storia dei
Cavalieri Teutonici in Sicilia vedi A. Mongitore, Monumenta
historica sacrae domus mansionis SS. Trinitatis militaris
ordinis Theutonicorum urbis Panormi et magni ejus
praeceptoris. Origo, privilegia, immunitaes, praeceptores,
commendatarii, ecclesiae suffraganae, proventus, aliaque
memorabilia ejusdem sacrae domus recensentur et
illustrantur. Auctore sacrae theologiae doctore D. Antonio
Mongitore, Palermo 1721; B. Schumacher, Studien zur
Geschichte der Deutschordensballeien Apulien und Sizilien,
in Altpreußische Forschungen, 18 (1941), p. 187-230, 19
(1942), p. 1-25; K. Forstreuter, Der Deutsche Orden am
Mittelmeer (Quellen und Studien zur Geschichte des Deutschen
Ordens, 2), Bonn 1967; K. Toomaspoeg, Les premiers
commandeurs de l’Ordre Teutonique en Sicile. Evolution de la
titulature, origines géographiques et sociales, in Mélanges
de l’École française de Rome, Moyen Âge, 109-2 (1997), p.
443-461; idem, Les possessions de l’Ordre Teutonique en
Sicile (1197-1492). Histoire d’un intermédiaire entre le
monde germanique et la Méditerranée, Tesi di Dottorato di
Ricerca diretta da Professor Henri Bresc, Nanterre 1999.
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