Museo
dell’Ordine a Rodi


La targa commemorativa collocata all'ingresso del Museo dell'Ordine.
Il Gran Magistero ha pubblicato la guida illustrata del Museo dell’Ordine a Rodi, allestito dall’Ordine nel Palazzo del Gran Maestro, a seguito dei negoziati intercorsi con il Governo Greco.
“Oggi le sale museali, ha sottolineato il Gran Cancelliere, Amb. Conte Don Carlo Marullo di Condojanni, nella presentazione del volume, grazie alla costruttiva collaborazione della Sovrintendenza del Dodecaneso, rappresentata prima dal Dott. Elias Kóllias ed attualmente dalla Dott. Maria Michailidou, vivono di propria luce e credo che siano di buon auspicio per l’intensificazione dei rapporti di cooperazione che si sono avviati con la Grecia sul piano storico-culturale. In questo quadro si intravede la possibilità dello sviluppo di relazione per la valorizzazione del patrimonio morale, lasciato dalla presenza dei Cavalieri nell’isola di Rodi nella prima metà di questo millennio che volge al termine; radici della loro storia nel bacino del Mediterraneo e, della loro espansione, oggi, all’alba del terzo millennio, in orizzonti che abbracciano tutti i continenti.”
Il museo è stato allestito su incarico del Gran Cancelliere, dall’Ambasciatore dell’Ordine Antonio Spada, con la collaborazione del Comun Tesoro e dalla Cancelleria, e con il contributo del Cavaliere Gran Croce e Grazia e Devozione dell’Associazione Portoghese, Francisco Maria de Barreiros Arrobas da Silva, Visconde de Faria, ed è stato inaugurato da Sua Altezza Eminentissima, Fra’ Andrew Bertie, che ha voluto onorare cosi, durante la sua visita a Rodi, nel 1999, la memoria dei caduti e dell’Assedio di Rodi.
La Guida, in italiano, inglese e greco, illustra le quattro ampie sale del Museo, situate nel piano superiore del Palazzo del Gran Maestro, nelle quali sono esposte numerose testimonianze della vita e dell’attività dell’Ordine nei suoi nove secoli di storia.
È un breve ma significativo percorso che attraversa alcune delle più importanti tappe storiche indicate nella nota introduttiva. E’ una sintesi che lascia intravedere, con discrezione, il modo di vivere e di operare dei Membri dell’Ordine, dei Volontari, dei Gruppi di Soccorso, dell’Ordine, nell’ambito delle sue organizzazioni territoriali, in linea con fini istituzionali che, da Gerusalemme, a Rodi, a Malta, a Roma per tutti i Continenti, hanno caratterizzato l’azione umanitaria dell’Ordine: la difesa della fede, l’assistenza ai bisognosi.
Al Museo si accede attraverso il corridoio nel corpo centrale del Palazzo, che collega le due torri merlate della facciata meridionale, lungo il quale sono situate le quattro sale. Nella parte centrale della parete del corridoio è collocato il baldacchino rosso con la croce ottagona ai cui lati sono fissati lo stemma ufficiale dell’Ordine e lo stemma dell’attuale Principe e Gran Maestro, Fra’ Andrew Bertie. Ai lati le targhe commemorative di Gabriel Ollivier Sovrintendente dei Musei e Monumenti dell’Ordine, che ne fu il primo ideatore.
“L’Esposizione vuole ricordare, tra l’altro, che gli uomini passano, le istituzioni restano, ha precisato il Gran Cancelliere. Ai Cavalieri di questo tempo si addita il compito di testimoniare il loro impegno con la consapevolezza di donare se stessi, al massimo del sacrificio, nel momento in cui sono chiamati a servire la plurisecolare istituzione di San Giovanni, ieri come oggi, al servizio della fede, per lenire le miserie umane, in ossequio ai carismi che gli sono propri.”
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