(Rivista
Internazionale - Dicembre 1999:L’Udienza
al Corpo Diplomatico) Il Sovrano Ordine L’Udienza al Corpo Diplomatico L’Ordine di Malta si propone come mediatore fra gli Stati "L’Ordine di Malta è pronto a proporsi come mediatore tutte le volte in cui gli Stati gli si rivolgeranno per risolvere i loro contrasti". Lo ha solennemente affermato il 12 gennaio, nella Chiesa Magistrale di Santa Maria all’Aventino, S.A.Em.ma il Principe e Gran Maestro, Fra’ Andrew Bertie, in occasione del suo tradizionale incontro per gli auguri di Capodanno con i 150 diplomatici di oltre 80 Paesi accreditati presso l’Ordine. La "dimensione diplomatica dell’Ordine - ha proseguito - è del resto strettamente collegata con la sua missione assistenziale e questo ci aiuta a organizzare meglio quella nostra azione umanitaria che ci consente poi di presentarci alla comunità internazionale come un membro imparziale, neutrale e apolitico".
Il Gran Maestro ha poi preso lo spunto del Nono Centenario dell’Ordine - che si celebra quest’anno perché la sua fondazione, da parte del Beato Gerardo, risale al 1099 a Gerusalemme- per ricordare che, con l’occasione di queste celebrazioni, avviate a Malta lo scorso dicembre con un raduno cui hanno partecipato quasi mille cavalieri da tutto il mondo, si sono intensificati e ancor più attentamente pianificati gli impegni nei confronti delle popolazioni perseguitate e prive di tutto a causa delle guerre o delle calamità naturali. Sono stati perfezionati i vari organismi di coordinamento. Sia quelli che esistevano di già, come i Corpi di Soccorso d’Urgenza in Europa (ECOM), sia uno nuovo, scaturito dalla recente riforma della Carta Costituzionale, l’AIOM. che coordina in tutto il mondo l’Azione Internazionale dell’Ordine in campo sanitario sotto la guida del Grande Ospedaliere, sia il primo a suo tempo istituito, il CIOMAL, cui per anni è stata affidata nel mondo l’assistenza ai lebbrosi e che da adesso soccorrerà anche le madri e i bambini colpiti dall’AIDS. L’Ordine, però, ha sottolineato il Gran Maestro, oltre che per l’assistenza e per la difesa della salute, è sceso in campo di recente anche per difendere beni altrettanto preziosi per l’umanità, a cominciare dal diritto alla vita. Per questo si considera "in prima linea con il Santo Padre nella condanna della pena capitale e nella condanna di quelle teorie che vorrebbero giustificare l’eliminazione della vita umana con l’aborto o l’eutanasia". E per questo, sempre in difesa della vita, "ha partecipato con convinzione alla conferenza che ha visto creare a Roma l’estate scorsa una Corte Internazionale di Giustizia". Una presenza, perciò, quella dell’Ordine di Malta nel mondo, che si divide equamente fra l’assistenza, frutto fecondo delle sue origini ospedaliere, e i suoi impegni di Stato sovranazionale e sovrano. come, proprio durante il recente Raduno a Malta, quando il Gran Cancelliere dell’Ordine, Amb. Conte Marullo di Condojanni, ha firmato con il primo ministro della Repubblica di Malta, Fenech Adami, un accordo per la cessione all’Ordine di quel Forte Sant’Angelo che ha visto i Cavalieri nel XVI secolo versare il loro sangue per respingere gli assalti delle forze ottomane. "Un evento di grande significato" ha sottolineato il Gran Maestro: "non muta la situazione giuridica internazionale della nostra istituzione sovrana ma mette a disposizione dell’Ordine a Malta una base territoriale che probabilmente diventerà un luogo di formazione spirituale e professionale e un centro di coordinamento e di distribuzione delle attività umanitarie e assistenziali dell’Ordine in tutto il Mediterraneo". E questo due secoli dopo la perdita di Malta a causa di Napoleone e proprio nell’anno con cui l’Ordine entra nel decimo secolo della sua vita.
CONSIGLIO DEL GOVERNO dell’Ordine S.A.Em.ma il Gran Maestro e il Sovrano Consiglio hanno affidato ai Membri del Consiglio di Governo il delicato compito di coadiuvarli nell’espletamento delle loro funzioni. Il Consiglio del Governo si propone di: 1) partecipare con le autorità dell’Ordine a: a) studiare ed attuare con il Gran Commendatore una politica finalizzata ad attirare i Membri di tutte le classi al nostro Ordine, ed in particolare ad "incrementare le vocazioni nell’Ordine"; b) presentare, previo esame, un resoconto sulle strutture dei vari uffici del Gran Magistero ed analizzare le risorse disponibili all’interno dell’Ordine per l’adempimento dei vari compiti; c) presentare, previo esame, un resoconto sull’uso di Forte Sant’Angelo, con gli eventuali incarichi e compiti che potrebbero essere svolti in tale sede; 2) richiedere alle Alte Cariche di presentare alla prossima riunione del Consiglio del Governo una relazione dettagliata ed aggiornata su: a) la situazione in America Latina con riguardo alle attività melitensi locali; b) la linea adottata e le azioni intraprese dalle varie commissioni incaricate di tutelare l’Ordine di Malta nei confronti dei falsi ordini; 3) il Consiglio di Governo prende atto con soddisfazione ed interesse che il Sovrano Consiglio ha istituito una commissione incaricata di presentare una relazione e fornire pareri sulle comunicazioni interne ed esterne dell’Ordine, una questione che il Consiglio del Governo considera della massima importanza per lo sviluppo della missione dell’Ordine.
MESSAGGIO PER LA PACE S.A.Em.ma il Principe e Gran Maestro ha risposto il 29 dicembre al Messaggio della Pace inviato da Sua Santità Giovanni Paolo II a tutta l’umanità. Beatissimo Padre, "Pace in Terra agli uomini, che Dio ama!": l’annuncio angelico di 2000 anni or sono, che accompagnò la nascita del Figlio e dell’Uomo, apre e scandisce il Messaggio, che anche quest’anno Vostra Santità rivolge al Popolo di Dio per la celebrazione della Giornata della Pace. Pace, dunque. Pace, sempre! Perché è ben vero: "con la guerra è l’umanità a perdere" e, come l’amara esperienza di tutti noi insegna, "le guerre sono spesso causa di altre guerre", per l’eredità di odio e di male che non mancano di lasciare dentro di sé, triste retaggio. Se ben presenti agli occhi e, più, al cuore di ognuno "i sinistri scenari in cui bambini, donne, anziani, infermi, colpevoli di nulla, diventano le vittime designate dei conflitti che insanguinano i nostri giorni". Ma il bene comune dell’umanità intera non può non – meglio deve – prevalere nel perseguimento della pace comune – duratura nella solidarietà – sui beni particolari, siano essi politici, razziali o culturali. E ciò perché gli uomini son chiamati a riscoprire l’altissima vocazione loro "ad essere un’unica famiglia", a ritrovarsi fratelli, figli del Principe della Pace. "All’inizio di un nuovo secolo, la povertà di miliardi di uomini e donne è la questione che più di ogni altra interpella la nostra coscienza umana e cristiana": la Parola Comune è monito, insegnamento, esortazione e insieme incoraggiamento per tutti noi segnati dalla bianca Croce ottagona che, sia pure nei limiti delle nostre possibilità, operiamo in molte contrade del mondo, quotidianamente impegnati nella battaglia della carità a sollievo dell’umana sofferenza. Con questi sentimento, ho caro rivolgere a Vostra Santità, anche a nome dei più di undicimila miei Cavalieri, Dame, Cappellani e Volontari, filiali auguri di ogni bene per la prosperità personale della Santità Vostra, instancabile Operatore di bene, e per quest’Anno Giubilare di riconversione! In unione di preghiere, sono in Vostra Santità il devotissimo figlio". Fra’ Andrew Bertie |