BREVI NOTIZIE SULLA NASCITA DEL C.I.S.O.M.

Il CISOM, alle dirette dipendenze dell’ACISMOM, fu fondato nel 1970, raggruppando:

  • il Gruppo di Tivoli;
  • il Gruppo di Gaeta;
  • il Gruppo di Assisi
  • il Gruppo di Roma.

Il Principe don Francesco Colonna, Presidente dell’ACISMOM, nominò Direttore Nazionale CISOM il Col. CC. Enrico Basignani e ribadì la stretta collaborazione dei Capi Zona e dei Capi Gruppo con i Delegati Granpriorali.

Fin dal 1968 era stato elaborato un "Regolamento provvisorio" dal Gran Priorato di Roma per i rapporti tra il CISOM e la Delegazione di Roma.

Con decreto del 25 maggio 1983 fu modificata la composizione del Comitato Direttivo e di quello Esecutivo del CISOM, il Direttore Nazionale CISOM divenne membro di diritto del Consiglio Direttivo dell’ACISMOM.

Con decreto n. 31451 del 25.2.1987 fu approvato il Regolamento del CISOM, che definiva completamente la struttura ed i compiti del CISOM.

Nell’aprile 1985 il Generale di Corpo d'Armata Igino Missori iniziò la sua attività nel CISOM quale Consulente, essendo ancora in servizio permanente (e ciò fino al 3 ottobre 1985)

In data 20 gennaio 1986 lo stesso era nominato Direttore Nazionale del CISOM con atto deliberativo dell’ACISMOM a firma del Dott. Francesco Colonna.

LE ORIGINI

Fin dal 1968 il Balì frà Uguccione Scroffa, Gran Priore di Roma, prese l’iniziativa di costituire una commissione di studio su tale argomento, non trascurando di prendere contatto con gli organismi italiani di protezione civile.

Intanto il Gran Priorato di Roma, d’accordo con il Commissario Magistrale dell’ACISMOM don Ugo Theodoli e con il Delegato di Roma don Filippo Caffarelli, indisse un corso di primo soccorso per il Gruppo Giovanile di Roma, corso che si svolse felicemente presso la Clinica San Carlo sulla via Aurelio in Roma sotto la direzione del Prof. Pietro Pulsoni, Cavaliere di Grazia Magistrale, direttore della clinica.

L’istituzione del CISOM venne sancita, in occasione della prima approvazione del suo regolamento, il 24 giugno 1970 con decreto magistrale n. 502/9860, a firma del Gran Maestro frà Angelo de Mojana.

In quel periodo l’attività principale del CISOM fu rappresentata dallo svolgimento di corsi di Primo Soccorso, specie nel Veneto; a Venezia fu pubblicato il relativo manuale, che ebbe molto successo e giunse a ben tre successive edizioni a Venezia.

Le lezioni del manuale furono integrate da un film didattico "Palpito di vita", che illustrava i comportamenti corretti del soccorritore in caso di annegamento, folgorazione, avvelenamento da gas, nonché massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca.

Con diapositive si illustrava il metodo di barellamento e con esercitazioni s’impegnavano fasciature, respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco sull’apposito manichino "Resusci Anne".

Particolari lezioni erano dedicate all’assistenza spirituale per i feriti ed agli obblighi di legge derivanti da quanto previsto per il reato di omissione di soccorso.

Agl’iscritti che avessero sostenuto positivamente il colloquio finale era consegnato un distintivo ed un diploma.

Questi corsi furono svolti soprattutto a Venezia, Verona, Torino e Ferrara.

La Delegazione Granpriorale di Roma promosse la formazione del primo Gruppo a Tivoli: era composto di dieci giovani della Casa del Fanciullo "Villaggio don Bosco". Questi, guidati da un giovane sacerdote, don Benedetto Serafini, avevano collaborato con i Carabinieri e con i Vigili del Fuoco locali in varie operazioni di soccorso e di spegnimento d’incendi di boscaglie; avevano assistito gli ammalati dell’annuale pellegrinaggio austriaco dell’Ordine durante l’intero loro soggiorno a Roma; si erano prodigati nel trasporto al Vaticano e viceversa dei vecchi ammalati assistiti dal Granpriorato di Roma, distinguendosi altresì per abnegazione e spirito di carità in occasione di vari pellegrinaggi dell’Ordine a Lourdes, ove avevano assistito in modo ammirevole gl’infermi.

Altro Gruppo fu costituito ad Assisi, ove ad opera della Delegazione Granpriorale di Roma, era stato istituito, presso le suore della Porziuncola, un attrezzato ambulatorio.

Questo numeroso Gruppo (43 elementi di ambo i sessi) fu scisso in due e si formò il Primo Raggruppamento.

Altro Gruppo, stavolta nautico, fu istituito presso la Base Nautica "Flavio Gioia" di Gaeta; era dotato di un potente mezzo nautico, attrezzato per i salvataggi in mare aperto. E molte operazioni di salvataggio furono effettuate, tutte omologate dalla locale Capitaneria di Porto.

Furono altresì eseguite numerose esercitazioni alla presenza del Presidente del CISOM don Ugo Theodoli, del suo successore don Aspreno Colonna, nonché del Granpriore di Roma, frà Uguccione Scroffa.

In analogia con Gaeta, un altro Gruppo fu creato a Terracina, capace di operare anche durante le alluvioni, disponendo di gommoni con motore fuori bordo. Esso si distinse per operazioni di soccorso in occasione di straripamenti di fiumi in Ciociaria.

Durante l’Anno Santo, l’Ordine istituì, previo accordo con le autorità vaticane, un posto di primo soccorso a San Pietro, ove prestarono servizio tutte le organizzazioni internazionali di primo soccorso dell’Ordine. All’Italia, e cioè al CISOM, spettò il turno finale, che coincise con la chiusura della Porta Santa (dicembre 1975).

SINTESI DELLE ATTIVITA’

Preoccupazione costante della Direzione Nazionale del CISOM, retta dal 1985 dal Gen. Igino Misosri, fu la razionale organizzazione dei Quadri a livello di Gruppo, Raggruppamento e Zone, nonché l’attrezzatura dei volontari a partire dalle uniformi e dalle tute di lavoro ai mezzi di trasporto. Oggi tutti i volontari possono presentarsi e lavorare con uniformi ed attrezzature adeguate.

Da parte della Direzione Nazionale del CISOM infatti si opera - senza sosta - un’attenta ricerca di materiali, di vestiario ed equipaggiamento nell’ambito delle tre Forze Armate, i cui esponenti dimostrano al Gen. Missori un’apertura concreta, deferente ed in certi casi quasi entusiastica alle esigenze di rifornimento di materiali di ogni genere per le necessità del CISOM.

Nell’anno 1991 ad iniziativa del Gran Cancelliere Felice Catalano di Melilli si è avuto il riconoscimento ufficiale della presenza del CISOM, quale strumento di protezione civile per l’Italia del Sovrano Militare Ordine di Malta, da parte del Ministero della Protezione Civile.

Il 28 gennaio 1991 fu firmato da parte del Ministro per la Protezione Civile e dal Gran Cancelliere uno strumento diplomatico (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 164 del 15.7.91), che sanciva gli oneri, che ognuna delle due parti assumeva nel campo della Protezione Civile.

Da allora la collaborazione del CISOM con il Ministero per la Protezione Civile si è fatta sempre più stretta, sia a livello centrale che periferico.

Ed infatti il CISOM è stato iscritto tra i grandi enti nazionali di protezione civile. Un suo rappresentante è invitato a partecipare alle riunioni indette periodicamente dal Ministero della Protezione Civile; il personale ed i mezzi del CISOM sono iscritti nelle disponibilità ministeriali a livello centrale, mentre sono tenuti ottimi rapporto dagli organi periferici del CISOM con i corrispondenti uffici di Prefettura.

Una particolare considerazione godono poi i Gruppi CISOM della Sardegna e specie della provincia di Sassari per la quasi esclusività, che essi esercitano nella lotta al flagello degli incendi boschivi.

Molto apprezzato risulta altresì il servizio di pronto soccorso esercitato ininterrottamente nella stagione estiva dei porti di Olbia e di Porto Torres, ove si affollano alle volte centinaia di automezzi (con relativi turisti) in attesa d’imbarco per il rientro nella Penisola al termine delle vacanze.

In tutte le grandi manifestazioni di massa, specialmente in quelle religiose e sportive, è richiesta l’assistenza del CISOM, che organizza efficienti presidi medici e di pronto soccorso.

Numerose e frequenti sono state le richieste di assistenza rivolte al CISOM da confratelli di altre Nazioni in occasione di raduni internazionali presso la Santa Sede, quale ad esempio quello relativo alla VII^ Conferenza Internazionale Disabili tenuta nell’aula Paolo VI in Vaticano nel novembre 1992.

In questi ultimi anni non sono mancate al CISOM partecipazioni a grandi crociate di aiuti all’estero. Si citano le ultime:

  • nel maggio 1986 si partecipò alla raccolta di granaglie ed altri aiuti alimentari caricati poi su motonave, che fu definita "Nave della Pace", con la quale la sig.ra Maria Pia Fanfani promosse l’invio di aiuti alimentari a taluni Stati Africani;
  • a seguito del disfacimento del comunismo con le conseguenti carestie in molti Stati dell’Europa Orientale fu promosso l’invio, con aerei, di alimenti per bambini; uno di questi fu predisposto dal CISOM ed anzi il materiale fu consegnato a Budapest il 15 gennaio 1990 dallo stesso Direttore Nazionale del CISOM, Gen. Missori, che ivi si era portato a bordo di un aereo "Hercules" dell’Aeronautica Militare;
  • importanti quantitativi di derrate alimentari sono stati approntati da vari Gruppi (specie in Lombardia ed in Emilia) e poi inoltrati in Jugoslavia attraverso i valichi di frontiera di Trieste, assistiti da quel Capo Raggruppamento CISOM marchese Nicola Luigi Ortolani Biscaccianti in occasione della grave crisi politica e della guerra interna, che ha colpito quel Paese.

 

Frattanto, a partire dall’aprile 1991, con una riunione degli Enti Melitensi di Soccorso che svolgono protezione civile in Europa, ad iniziativa dell’Ospedaliere del SMOM, Albrecht von Boeselager, si ebbe la formazione del gruppo di lavoro internazionale "Primo Soccorso e Protezione Civile" allo scopo di disporre di un organo collegiale permanente europeo dell’Ordine, sotto la denominazione di "Commissione per il soccorso nei disastri" con la sigla E.C.O.M..

La prima riunione si ebbe a Vienna nei giorni 11 - 12 e 13 aprile 1991, la seconda a Colonia nei giorni 15 e 16 novembre 1991, la terza a Parigi l’11 e 12 giugno 1992, la quarta a Dublino il 3 aprile 1993, la quinta a Vienna il 16 ottobre 1993, la sesta a Roma il 18 - 19 e 20 marzo 1994, la settima a Parigi dal 7 al 9 ottobre 1994, ecc..

Per gradi, attraverso le varie riunioni, l’ECOM ha proceduto alla nomina dei propri dirigenti, alla formulazione della propria carta organizzativa.

Fu altresì stabilita una identità di corpo fissando:

  • tipo di carta intestata;
  • uniforme per gli aderenti;
  • distintivi, adesivi, etichette.

In sostanza l’ECOM fin dal 1992 cominciò la sua vita con un "Segretariato per il coordinamento nelle catastrofi", presieduto dal dott. Jorg Jokobljevich, Direttore del Servizio di Soccorso Austriaco, collaborato dal sig. Martin Pfeifer, Direttore del Servizio di Soccorso di Colonia per impostare la pianificazione operativa coordinata tra gli organismi di protezione civile dell’Ordine francese, austriaco, irlandese ed italiano.

Il CISOM ha prospettato la necessità di programmare corsi internazionali di addestramento al pronto soccorso, proponendo la utilizzazione di una funzionale infrastruttura in Sardegna, a Ploaghe (Sassari), di proprietà di una fondazione religiosa e già gestita dal CISOM, da tempo sede del Raggruppamento CISOM per la Sarrdegna.

Scopo principale dell’ECOM è quello di regolamentare la possibilità di collaborazione di gruppi di volontari di diversa nazionalità in occasione di calamità in varie parti del mondo ed in particolare in Europa e nel vicino Oriente.

Le prime tematiche furono esaminate dai dirigenti internazionali che parteciparono al "campus" tenuto dal 16 al 20 settembre 1992 nel castello di Tillisburg presso Linz in Austria; essi si suddivisero in quattro gruppi di lavoro, e cioè:

1° Finanziamento;

2° Personale;

3° Attività sanitarie;

4° Servizi tecnici, trasporti e logistici.

Il CISOM rappresentò la sua situazione, forte di 57 Gruppi capaci di dar vita a tre colonne mobili d’emergenza (nord - centro - sud), capaci, ciascuna, di costituire una base logistica per l’assistenza prolungata di circa 300 persone.

Lo stesso CISOM rappresentò anche la impossibilità d’impiego all’estero, poiché la vigente legge sulla protezione civile ne prevede solo l’impiego dei Prefetti (art. 11 della relativa legge). La questione ha soprattutto riflessi di carattere assicurativo per il personale impiegato all’estero.

Alla data odierna il CISOM può dirsi concretamente organizzato ed operante, con la sua forza di 1.450 volontari, ripartiti in 57 Gruppi, a loro volta inseriti in 17 Raggruppamenti, facenti capo alle 3 Zone (Milano - Roma - Messina), in cui il Corpo si articola. In Italia è l’unico Ente dell’Ordine che disimpegna con notevole successo l’attività di Protezione Civile.

Un certo rilievo merita l’attività svolta in questi ultimi anni, dal Raggruppamento dell’Umbria che è risultato molto operativo, sia in occasione del recente terremoto sia in occasione del recente terremoto sia con numerosi interventi in occasione di incendi boschivi, sia soprattutto con una intensa attività del proprio personale, rivolta all’addestramento alla sopravvivenza e salvamento in caverna, allo sgombero dà abitazioni in caso d’incendio, all’impiego di mezzi radio e fuoristrada e l’impiego di idrovore per assorbimento di acquein caso di alluvioni

Lo stesso Capo Raggruppamento, prof. Paolo Caucci von Saucken, a titolo personale quale grande esperto del problema, ha operato in Spagna con un gruppo di volontari umbri presso la Cattedrale di Santiago di Compostella in occasione delle celebrazioni dell’Anno Santo Compostelliano (dal 1° al 15 agosto 1993), fornendo valida ed apprezzata collaborazione ai confratelli spagnoli.

Altro particolare accenno merita la giurisdizione della 3^ Zona CISOM, che coincide con quella del Gran Priorato di Napoli e Sicilia comprendendo cinque Raggruppamenti, e cioè: Campania, Puglia e Lucania, Calabria, Sicilia Occidentale, e Sicilia Orientale.

La principale attività di questa Zona negli ultimi anni si è sviluppata in Sicilia e causa di numerosi sismi, che hanno tormentato l’isola.

Il 13 dicembre 1990, dopo il terremoto di Carlentini fu costituita a Noto (SR) una base operativa a beneficio di quella popolazione. Furono attivate tre ambulanze, quattro roulottes e cinque automezzi di vario tipo.

Il personale ed i mezzi rimasero a disposizione di quel Sindaco fino al giugno 1991, cui fu lasciata, a sua richiesta, una ambulanza ed una roulotte.

Analogo tempestivo intervento fu sviluppato in occasione del sisma del 26 giugno 1993 a Pollina e Finale in provincia di Palermo, da parte del Raggruppamento CISOM della Sicilia Occidentale, collaborato anche dal Gruppo CISOM di Reggio Calabria.

Né è da sottovalutare l’importanza del servizio svolto a Napoli in occasione del G7 (Riunione dei più importanti Capi di Stato). Ivi infatti furono impiegati ben 78 uomini con 6 automezzi, di cui 3 ambulanze attrezzate, dal sei al dieci del mese di luglio 1994.

Nelle diverse postazioni di servizio concorsero volontari provenienti da Roma, Napoli, Avellino, Bari e Reggio Calabria, sicchè il servizio prestato fu anche molto utile per favorire l’amalgama del personale del Corpo in servizio in diversi Gruppi, spesso molto lontani tra di loro.

I volontari affluiti a Napoli furono ospitati in locali della Marina Militare, che provvide anche al relativo servizio di vettovagliamento.

Il personale libero da turni di servizio fu anche impegnato in servizio di ordine pubblico al Lungomare Caracciolo durante il transito dei cortei automobilistici dei vari Capi di Stato presenti.

Dal 15 giugno al 15 settembre 1995 ha partecipato alle operazioni "Spiagge sicure" organizzate, in Imperia, dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione. L’attività del Presidio medico è stata elogiata ed è stata determinante in occasione dell’assistenza prestata al Comandante di una nave in transito, in pessime condizioni di salute per una grave emorragia interna.

Dal 5 al 12 agosto 1995 ha preso parte al campo internazionale dello SMOM per portatori di handicaps svoltosi a Klsterlechfeld (Baviera).

Dal 15 al 17 settembre 1995 ha organizzato a Magione l’esercitazione (Magione in emergenza 1995) ove è intervenuto il Principe Gran Maestro, nel corso della cerimonia di chiusura, alla presenza del Prefetto di Perugia e del Sindaco di Magione, che si congratularono col CISOM per quanto si stava concretizzando.

Dal 5 al 10 novembre 1995 ha partecipato in Roma al pellegrinaggio dell’Ordine di Malta tedesco organizzato dal Conte Wilderich Schall.

Dall’11 febbraio al 14 marzo 1996 ha organizzato in Roma il progetto "un dolce sorriso" mirato ad intrattenere lietamente i bambini lungo degenti ricoverati in Istituti di cura.

Il 22 maggio 1996 è intervenuto, in Roma, ai servizi sanitari di pronto intervento, a richiesta del CONI, per l’incontro di calcio Juventus-Ajax.

Il 6 luglio 1996 ha partecipato, in Acropoli, a richiesta della Federazione Italiana Nuoto alla Giornata Mondiale di Salvamento.

Dal 7 luglio al 31 agosto 1996 ha eseguito servizi nel quadro della campagna antincendio effettuata in Sorso (Sardegna) riscuotendo apprezzamento dalle Autorità e il plauso dalla popolazione per i numerosi interventi.

Dall’11 al 13 gennaio 1996 ha preso parte, in Napoli, al primo convegno internazionale di Protezione Civile organizzato, sotto il patrocinio dell’ONU, dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli.

Il 3 novembre 1996 è intervenuto all’esercitazione, in Firenze "Arno 30", una delle più importanti realizzate in Italia ed in Europa.

L’eco nazionale ed internazionale dei max-media è stato grande e la partecipazione del CISOM ha avuto ampio risalto anche dalle televisioni nazionali.

Nell’anno 1997:

come per i precedenti anni, nel quadro delle attività istituzionali, ha partecipato a numerosi servizi ed ha organizzato corsi formativi.

Merita citazione l’intervento del Corpo, in diverse zone sinistrate, a seguito del sisma verificatosi in Umbria e Marche, ove sono stati impiegati, per oltre due mesi, 300 volontari.

Nel corso dell’anno sono stati impiegati 1.585 volontari per complessivi 8.750 giorni lavorativi.

Nell’anno 1998:

sono stati impiegati n° 2.063 volontari per complessivi 12.099 giornate lavorative; tra i servizi di maggiore spicco espletate è da citare quello disimpegnato in Roma in occasione della Mostra "Piranesi e l’Aventino", ove sono stati impiegati, per 87 giorni, 14 volontari per complessivi n° 1.218 giornate lavorative.

E’ da notare inoltre che, grazie allo spirito di sacrificio ed alto senso del dovere, dell’Arch. Marco Torroni, Capo Gruppo di Roma, ufficiale di P.S. autorizzato ad andare armato, e del coordinatore del Gruppo CISOM Roma, sig. Piero Cesaretti, è stato garantito, anche, il servizio di sicurezza notturna; compito questo non demandato istituzionalmente al Corpo.

L’allestimento di 7 tende adibite a posti di Primo Soccorso in occasione della visita di Sua Santità Giovanni Paolo II, a seguito del Raduno della Gioventù a Bologna, ove sono stati impiegati n° 80 volontari con 3 ambulanze.

Dal 24 al 30 maggio, in occasione della esposizione della Sacra Sindone a Torino, è stato disimpegnato il servizio di Pronto Soccorso ed assistenza ai pellegrini nell’ambito della Cattedrale.

Nell’anno 1999:

nel quadro dei servizi istituzionali e corsi di perfezionamento, sono stati impiegati n° 2.369 volontari per complessivi n° 10.179 giornate lavorative.

Tra i principali servizi espletati sono da citare:

  • Giornata Mondiale del malato svoltasi ad Avellino, dal 7 all’11 febbraio, con intervento giornaliero di 13 volontari;
  • Maratona Città di Roma svoltasi il 21 marzo ove hanno partecipato n° 29 volontari e 5 medici;
  • Via Crucis al Colosseo svoltasi il 2 aprile; hanno partecipato n° 20 volontari e 4 medici;
  • Beatificazione di Padre Pio, svoltasi il 2 e 3 maggio; sono intervenuti n° 30 volontari e 6 medici. Nella circostanza è stato sperimentato il piano attuato per lo svolgimento dell’Anno Santo. Si è rilevata una nota carenza nel piano generale relativo al deflusso dei pellegrini; infatti, all’accesso della metropolitana di Via Ottaviano, nel tunnel, si stavano verificando casi di asfissia; determinate è stato l’intervento del personale CISOM;
  • Dolce Sorriso, bambini ammalati terminali, svoltasi il 10 maggio con l’intervento di n° 25 volontari;
  • Santa Messa, celebrata dal Santo Padre nella Piazza San Pietro, in occasione del raduno delle Associazioni di volontariato; hanno partecipato n° 85 volontari e 12 medici;
  • Emergenza Kosovo, assistenza profughi, con inizio dai primi di maggio e tuttora in corso. Sono stati istituiti, per far fronte all’emergenza, i Gruppi CISOM in Mola di Bari, Lecce e Brindisi. Il servizio viene disimpegnato quotidianamente, con equipaggi composti rispettivamente da tre volontari e un medico per turno; viene anche svolto un pattugliamento notturno della costa pugliese. Nell’emergenza si è particolarmente distinto il Capo Raggruppamento CISOM della Puglia e Lucania, avv. Oscar Lojodice, Cavaliere di Grazia Magistrale;
  • Santa Messa, celebrata nella Basilica di San Pietro, in occasione della Manifestazione del 9° Centenario dell’Ordine; hanno partecipato n° 491 volontari di cui oltre n° 300 in uniforme.

Nell’anno 2000:

Mentre prosegue l’assistenza ai profughi per l’emergenza Kosovo, numerosi volontari sono impiegati per tutto l’Anno Santo 2000 con un presidio medico - dotato di ambulanza - nelle quattro Basiliche romane.

Il CISOM dispone dei seguenti automezzi:

n° 19 ambulanze, n° 1 autocarro, n° 3 cucine da campo, n° 1 laboratorio analisi mobile, n° 5 furgoni, n° 9 fuoristrada, n° 6 rimorchi.

Tutti i Gruppi possiedono materiali, acquisiti per iniziativa dei responsabili, necessari per lo svolgimento dei compiti istituzionali.

E’ da segnalare che i seguenti automezzi ed il seguente materiale del Gruppo di Roma, acquisito per iniziativa del sottoscritto, in virtù dell’accordo stipulato dal Gran Cancelliere con il Ministro della Protezione Civile in data 28 gennaio 1991, pubblicato dalla G.U. n° 164 del 15 luglio 1991, viene custodito in locali del Centro Polifunzionale di Castelnuovo di Porto, messi a disposizione del predetto Ministero.

Lo spirito di corpo dei volontari è alto come dimostrato in occasione della Celebrazione del 9° Centenario dell’Ordine; nonostante trattavasi di giornata lavorativa, ha visto l’affluenza da tutta Italia, a proprie spese, di numerosi volontari che, sfilando in parata, hanno fatto garrire al vento il vessillo dell’Ordine suscitando plauso ed ammirazione dal numeroso pubblico che mai aveva visto la presenza di uno stuolo così numeroso di "Baschi Rossi". Costoro anelano ad alleviare le sofferenze dei bisognosi, a lenire il dolore dei sofferenti, a prestare soccorso nelle calamità per attuare, gratuitamente, il motto "Tuitio fidei et obsequium pauperum".

Il parco automezzi è stato aggiornato con l’acquisizione di alcuni di trasporto per migliorare l’efficienza del Corpo, specie in rapporto al grande impegno che sta avendo il CISOM per l’Anno Santo nelle quattro Basiliche romane.


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