IL GIORNALE DI NAPOLI, 23 aprile
2001
QUARTIERI SPAGNOLI – AMBULATORIO DELL’ORDINE
DI MALTA
Di Marianna Salvatore
L’antico ordine ospedaliero di Malta ha dato
nuovamente prova di quanto sia valida questa
associazione per i fini che persegue e che
raggiunge. Il nuovo poliambulatorio ultra moderno
che accoglierà gli ammalati in 900 metri quadrati è
nato in uno dei quartieri più isolati e degradati di
Napoli. Privilegiati saranno i cittadini più poveri.
Lo scopo di questa struttura è proprio quello di
tendere una mano a coloro che ne hanno più bisogno e
che molto spesso non sono tenuti nella giusta
considerazione dalle strutture pubbliche. Non a caso
il centro medico è stato ubicato nei pressi dei
Quartieri spagnoli, salita Cariati per la
precisione.
«Questa vuole essere una testimonianza della volontà
che abbiamo di andare incontro alle esigenze
specifiche dei cittadini - ha dichiarato il
cardinale Crescenzo Sepe - soprattutto verso i meno
abbienti dei quali lo spirito cristiano dell’Ordine
di Malta si pone a difesa. Quale migliore scelta dei
Quartieri spagnoli per esercitare la carità».
Un ingresso incorniciato da bandiere con su stampata
la Croce dei Cavalieri che fondarono l’Ordine nell’XI
secolo in Palestina. Una croce che rimbalza anche
all’interno, sulle pareti del poliambulatorio e
spicca, in versione ridotta, sul bianco dei camici
dei medici.
All’interno una struttura che ricorda un albergo a
cinque stelle. Ad accoglieregli esponenti di spicco
dell’Ordine cavalleresco, ieri all’inaugurazione
ufficiale del centro medico, un corridoio umano di
camici bianchi. Accoglievano Carlo Marullo di
Condojanni, del Sovrano Militare Ordine di Malta che
attualmente intrattiene relazioni diplomatiche con
90 Stati, il duca Piero Piromallo vicepresidente
dell’Ordine di Malta di Napoli. E lo stesso
Cardinale Sepe ha aperto il giro di visite, seguito
dagli altri esponenti laici dell’Ordine di Malta,
subito dopo aver benedetto muri, stanze e tutti i
presenti.
«Questa casa - ha detto il Cardinale - deve dare
quella visione di carità che fa parte della sua
natura», ha poi aggiunto sotto forma di consiglio a
medici ed operatori sanitari: «nel vostro lavoro
abbiate tanta pazienza ricordando che facciamo del
bene agli altri».
Il giro per i vari reparti da parte dell’alto
prelato è poi culminato nella dedica posta sulla
prima pagina del registro delle presenze nella
stanza del direttore, che riporta le seguenti
parole: «La benedizione del Signore sia su questo
poliambulatorio come autentica testimonianza di fede
e di carità».
Trasferito da via Trinità della Cesarea, il
Poliambulatorio ne ha guadagnato in spazio e
modernità conservando però il movente principale: le
opere di beneficenza.
Convenzionato con la mutua, apre le porte a tutti
gli assistiti muniti di ticket ai quali sono
assicurate prestazioni specialistiche fornite da uno
staff di consulenti medici.
Sono in tutto 50 gli specialisti che l’Ordine mette
a disposizione dell’utenza e 40 fra paramedici e
personale amministrativo.
«Sono coperte tutte le branche mediche - ha detto il
direttore sanitario Lucio Giordano - e le
prestazioni sono effettuate come servizi sociali,
per cui una protesi odontoiatrica costa da noi la
metà del prezzo proposto dagli odontoiatri abusivi.
Otto visite dallo psicologo al prezzo di un ticket
da 70mila lire».
Dalla radiologia alla fisioterapia, dalla
radioterapia alla diabetologia, ginecologia,
cardiologia, nefrologia, urologia, cardiologia,
oculistica e laser, ortopedia ed ecografie. Tutte le
branche mediche sono curate da medici specialisti.
Manca, per ovvi motivi, la sala operatoria.