IL TEMPO, 13
settembre 2000
MILLENIUM
SUMMIT: IMPEGNO
UMANITARIO DEL
SOVRANO ORDINE
DI MALTA
di Aldo Costa
L’Ordine di Malta,
Stato sovrano
internazionale
riconosciuto, occupa
all’ONU un seggio in
qualità di
Osservatore
Permanente al pari
dell’O.L.P. e di
altre Organizzazioni
internazionali e
come tale è stato
ufficialmente
invitato da Kofi
Annan, il Segretario
Generale, a
partecipare al
Millenium Summit che
ha avuto luogo nel
Palazzo di Vetro di
New York in apertura
della 55a sessione
dell’Assemblea
Generale.
Ha rappresentato
l’Ordine quale Capo
Delegazione
l’Ambasciatore Conte
Carlo Marullo di
Condojanni, che ha
indicato le
fondamentali
priorità per evitare
che ”la
globalizzazione dei
mercati non sia
adeguatamente
governata: con il
rischio di condurre
a un aggravamento
degli squilibri
esistenti, rendendo
più ricchi i Paesi
già ricchi e più
poveri quelli già
poveri”.
Da qui l’invito a
preoccuparsi del
modo con cui saranno
sfruttate le nuove
biotecnologie
applicate
all’agricoltura,
“che non dovranno
divenire una nuova
miniera per lo
sfruttamento da
parte di pochi Paesi
già ricchi, ma
dovranno invece
essere messe al
servizio
dell’umanità nel
rispetto delle leggi
della natura: per
non turbare
l’ecosistema e anzi
indirizzarlo nella
direzione di uno
sviluppo controllato
che garantisca ai
paesi più poveri un
più facile accesso
ai mezzi di
produzione”.
Se però
l’applicazione di
questi principi - ha
sottolineato Marullo
- potrà autorizzare
la speranza della
riduzione della fame
nel mondo e del
miglioramento della
qualità della vita,
va tenuto in
altrettanta
attenzione quanto
attiene
all’elevazione
spirituale
dell’uomo. “Sotto il
profilo
intellettuale, con
il diritto
all’istruzione.
Sotto il profilo
sociale, con la fine
di ogni
discriminazione.
Sotto il profilo del
diritto, con le
garanzie di una
giustizia che
invece, anche là
dove molti Stati
affermano di aderire
alla Carta dei
Diritti dell’Uomo,
viene calpestata
dalla lunghezza dei
processi, da giudizi
penali che accettano
l’utilizzazione di
forme di
carcerazioni
preventive senza
limiti e, quel che è
peggio, dalla
violazione di quella
regola primaria che
dovrebbe regolare
l’assoluta parità di
posizioni tra accusa
e difesa”. E’ anche
in queste
prospettive – ha
concluso Marullo -
che l’Ordine di
Malta ha ribadito la
sua più totale
adesione all’invito
del Segretario
generale dell’ONU di
sottoscrivere e
ratificare lo
Statuto di Roma del
tribunale Penale
Internazionale, “in
modo da consolidare
i successi che si
sono raggiunti
nell’assicurare alla
giustizia le persone
responsabili di
crimini contro
l’umanità”.