FONDAZIONE
DONNA MARIA
MARULLO DI
CONDOJANNI
Roma, 14 giugno 2000
"Per oltre otto
secoli insieme nel
cammino della
civilta’, della
storia, del
progresso, accanto
alla popolazione
siciliana".
Convegno
Internazionale a
Palermo e a Messina
sulla presenza dei
Cavalieri di Malta
in Sicilia
sabato 17 – domenica
18 giugno
L’Assemblea
Regionale Siciliana
ospiterà per due
giorni a Palazzo dei
Normanni a Palermo e
a Palazzo Zanca a
Messina un
prestigioso incontro
multidisciplinare di
studiosi provenienti
da diverse
università europee,
organizzato
dall’Ordine di Malta
ad inaugurazione
delle attività
culturali,
scientifiche ed
umanitarie della
Fondazione "Donna
Maria Marullo di
Condojanni",
istituita
dall’Ordine in
memoria di questa
sua Dama deceduta un
anno fa, a
conclusione di una
vita dedicata
operosamente ed
amorevolmente ai
malati, ai
bisognosi, ai
profughi.
Il Convegno sarà
preceduto dalle
Visite ufficiali del
Gran Cancelliere,
Amb. Carlo Marullo
di Condojanni, e
consorte Donna
Elisabetta, con
l’Ambasciatore
dell’Ordine presso
la Repubblica
Italiana, Amb.
Giulio di Lorenzo
Badia, al Presidente
della Regione
Siciliana, On.
Angelo Capodicasa,
al Palazzo Orleans e
al Presidente
dell’Assemblea
Regionale Siciliana,
On Nicola Cristaldi,
al Palazzo dei
Normanni, presenti
gli Assessori alla
Sanità e una
Delegazione composta
dai massimi
responsabili delle
strutture
dell’Ordine in
Italia e in Sicilia,
il Presidente Don
Carlo dei Principi
Massimo, il
Comandante del Corpo
Militare
dell’Ordine, il
Generale di C.d’A.
Mario Prato, e i
Delegati
Granpriorali in
Sicilia. Gli
incontri,
costruttivi e
cordiali, del Capo
del Governo
dell’Ordine con i
Presidenti
sottolineano la
solidità dei vincoli
che legano, non
soltanto sul piano
della tradizione,
l’Ordine e la
Sicilia, ma anche
nel campo
dell’attività
ospedaliera,
assistenziale e di
protezione civile
che i Cavalieri
conducono
quotidianamente in
tutta la Regione.
La Fondazione "Donna
Maria Marullo" si
avvale della
collaborazione
dell’Associazione
dei Cavalieri
Italiani
dell’Ordine, in
particolare delle
Delegazioni Gran
Priorali in Sicilia,
e di quelle
strutture ed
organizzazioni
pubbliche e private
che risultano utili
ai suoi fini
istituzionali. Ne
cura l’applicazione
un Comitato
esecutivo affidato
nella prima
composizione a Donna
Elisabetta Marullo
di Condojanni, che,
con questa
iniziativa, manterrà
anche vivo il
ricordo della
congiunta Donna
Maria, nata in
Sicilia da una delle
più illustri casate,
per oltre
quarant’anni
presente in questa
terra con la sua
ricchezza
spirituale, il suo
instancabile impegno
umanitario,
attraverso diverse
istituzioni ed
organismi
internazionali, la
sua dedizione nei
soccorsi alle
popolazioni
terremotate, la sua
azione a favore
degli emarginati,
dei barboni e di
quegli zingari per i
quali aveva
organizzato dei veri
e propri campi Rom.
Promuovere e
favorire l’attività
di studio e di
prevenzione
antisismica nella
Sicilia, in
particolare nei
territori della
provincia di
Messina, anche con
riguardo ad
iniziative di
protezione civile,
tra cui
esercitazioni
congiunte di pronto
intervento e
l’informazione
specifica per la
popolazione, e la
conservazione e lo
sviluppo dei valori
della famiglia.
Questi gli scopi
primari della
Fondazione con sede
a Roma e a Messina.
Ed ecco che già ad
un mese dalla sua
istituzione, la
Fondazione,
organizzando questo
Convegno
Internazionale,
grazie anche alla
collaborazione
dell’Accademia
Internazionale di
Studi dell’Ordine,
ha convogliato
intorno a sé e in
terra di Sicilia,
gli interessi
culturali e
scientifici di
eminenti studiosi,
ed ha attirato
l’attenzione di
istituzioni
governative,
religiose,
umanitarie.
L’Assemblea
Regionale Siciliana
e la Regione
Siciliana,
attraverso i
rispettivi
Presidenti On.
Nicola Cristaldi e
On. Angelo
Capodicasa, e il
Gran Magistero
dell’Ordine,
attraverso il Gran
Cancelliere Amb.
Carlo Marullo di
Condojanni, hanno
dato il loro Alto
Patronato. Hanno
aderito alle
giornate di studio e
di incontri con la
loro presenza ed i
loro interventi il
Ministro della
Difesa On. Sergio
Mattarella,
l’Arcivescovo di
Palermo, il
Cardinale Salvatore
De Giorgi, il
Sindaco di Messina,
Dott. Salvatore
Leonardi, il Gran
Priore di Napoli e
Sicilia, Fra’
Antonio Nesci.
Il Convegno,
articolato in due
sessioni di studio,
avrà inizio la
mattina di sabato 17
giugno a Palermo e
proseguirà a Messina
nel pomeriggio di
domenica 18,
coordinate
rispettivamente dal
Prof. Orazio Cancila,
Ordinario di Storia
Moderna
dell’Università di
Palermo, e dal Prof.
Aldo Nigro, Docente
di Psicologia presso
l’Università di
Messina.
Introdurrà i lavori,
nelle splendida
cornice di Palazzo
dei Normanni, il
Delegato
Granpriorale di
Palermo Paolo de
Gregorio. Al Prof.
Paolo Caucci von
Saucken, Ordinario
di cultura ispanica
dell’Università di
Perugia e Presidente
dell’Accademia
Internazionale di
Studi dell’Ordine,
con la relazione
"Ordine di Malta e
pellegrinaggio:
militia sacra e cura
peregrinorum", il
primo intervento
dedicato all’idea
culla dell’Ordine:
la cura e
l’assistenza ai
pellegrini, di
grande attualità sia
per l’evento storico
del Grande Giubileo
2000, sia per lo
sviluppo a livello
mondiale dei Grandi
Pellegrinaggi
Mariani . Entrerà
con pieno titolo nel
cuore della tematica
del Convegno il
Prof. Joseph Brincat,
Capo del
Dipartimento della
Italian Faculty of
arts dell’Università
di Malta, attraverso
il suo studio sugli
"Usi linguistici in
Sicilia ed a Malta
nel periodo dei
Cavalieri",
sottolineando il
grande apporto
culturale ed il
contributo
spirituale della
presenza dei
Cavalieri nelle due
isole, già fari di
civiltà e di
progresso nel bacino
del Mediterraneo.
Alle origini degli
"Insediamenti dei
grandi ordini
cavallereschi in
Sicilia" si
rivolgerà il Prof.
Kristjan Taomasporg
attirando
l’attenzione dei
partecipanti al
convegno sull’arco
di un secolo
concomitante,
1130-1220, di grande
splendore per la
Sicilia, liberata
dal dominio degli
Arabi e divenuta
proprio nel 1130,
con la conquista
Normanna iniziata
nel 1060, Regno di
Sicilia. Il
Direttore
dell’Istituto
Melitense
dell’Università di
Madrid, Prof. Hugo
O’ Donnel, coglierà
l’occasione del
Quinto Centenario
dell’Imperatore
Carlo V°,
solennemente
commemorato a Malta
la settimana scorsa
con un Convegno
Internazionale
organizzato
dall’Accademia
Internazionale
dell’Ordine, al
quale hanno
partecipato numerose
personalità della
cultura alla
presenza di 18
Ambasciatori
provenienti da tutta
Europa, per
sottolineare la
grande intuizione
politica di Carlo V°
nella cessione di
Malta ai Cavalieri,
ed in particolare il
ruolo di "Malta e la
Sicilia nella
strategia navale di
Carlo V°".
Il Convegno sulla
presenza dei
Cavalieri in
Sicilia, proseguirà
nel pomeriggio del
giorno dopo a
Palazzo Zanca a
Messina, città
simbolo per tutti i
Cavalieri del
Sovrano Ordine, in
quanto tra le
braccia di questo
porto, nella
generosità della sua
popolazione, ed in
particolare nello
spirito di
solidarietà e di
collaborazione dei
confratelli del Gran
Priorato di Messina,
l’Ordine ha
ritrovato, sia dopo
la resa di Rodi, sia
dopo la perdita di
Malta, la forza e la
capacità di
riprendere il
cammino iniziato
nove secoli fa a
Gerusalemme, di
risorgere dalle
rovinose crisi, ma
anche di sostenere
vittoriosamente con
il contributo dei
Cavalieri messinesi
gli estenuanti
assedi e le
battaglie in mare
contro l’espansione
musulmana. Messina
come Gerusalemme,
come Rodi, come
Malta? Forse.
Certamente dietro
Gerusalemme, dietro
Rodi, dietro Malta,
ed oggi dietro Roma,
c’è sempre stato,
c’è, il prezioso
contributo di questa
città, con i suoi
Cavalieri, con le
sue Dame, con i suoi
giovani volontari.
E proprio al
Delegato
Granpriorale di
Messina e Gran
Cancelliere
dell’Ordine, Amb.
Carlo Marullo di
Condojanni, il cui
nome e la cui
illustre casata si
sono
costruttivamente ed
operosamente legati
e intrecciati per
secoli a questi
gloriosi eventi
storici, il compito
di introdurre i
lavori della
Sessione del
Convegno
Internazionale nella
città del "Gigante
venuto dal mare".
In questa città, il
9 febbraio 1803,
giungeva la Bolla
Pontificia di nomina
a favore di Giovan
Battista Tommasi,
con la quale si
chiudeva il
travagliato periodo
seguito alla perdita
di Malta e che
riapriva nuovi
orizzonti che
avrebbero portato
l’Ordine dalle coste
della Sicilia alle
coste di tutti i
continenti. "Il Gran
Maestro Tommasi e
l’Ordine di Malta in
Sicilia" sarà
l’approfondito e
rigoroso studio
effettuato ed
illustrato dal Prof.
Paolo Caucci von
Saucken, Presidente
dell’Accademia
Internazionale di
Studi dell’Ordine,
con cui si apriranno
gli interventi dei
relatori. Il Prof.
Joseph Bricat, in
linea con la
relazione tenuta
alla Sessione di
Palermo sugli usi
linguistici, ne
arricchirà e
completerà il
panorama sotto il
profilo scientifico
parlando su "I
Cavalieri ed il
maltese: la
promozione
scientifica e la
formazione delle
varietà standard".
Di grande interesse
anche per la storia
della Sicilia
l’intervento del
Prof. Kristjan
Toomaspoeg, con una
preziosa ed ampia
ricerca su "La
geografia del
patrimonio
dell’Ordine di San
Giovanni di
Gerusalemme in
Sicilia, 1145 –
1492", patrimonio e
beni del Gran
Priorato siciliano
strettamente legati
all’attività
assistenziale, alla
difesa della
cristianità e del
mondo occidentale. A
chiusura degli
interventi,
coordinati con
attenzione e
cordialità, dal
Prof. Aldo Nigro,
Docente di
Psicologia
dell’Università di
Messina, il Prof.
Hugo O’Donnel si
soffermerà sulla
strategica e
determinante azione
di "Don Garcia de
Toledo, Vicerè di
Sicilia e Capitano
generale del Mare",
artefice del
"Piccolo Soccorso" e
del "Grande
Soccorso" della
flotta siciliana,
determinanti per
respingere
definitivamente il
Grande Assedio
condotto dalla
soverchiante e
potente flotta
ottomana a Malta e
le mire
espansioniste
musulmane in
occidente.
E’ tornato e torna
più vivo che mai,
durante e a
conclusione del
Convegno organizzato
in occasione
dell’istituzione
della Fondazione
"Donna Maria Marullo
di Condojanni", e
non soltanto grazie
all’excursus storico
di eminenti studiosi
ma anche per il
modello di vita
esemplare,
illuminante nei
principi e nei fini
istituzionali
dell’Ordine, di
questa Dama di
Malta, di questa
Donna di Sicilia, il
cammino di civiltà,
di storia, di
progresso, percorso
insieme per secoli
dai Cavalieri e
dalla popolazione
siciliana. Per i
bisognosi, per i
rifugiati dei campi
Rom, per i malati,
Donna Maria Marullo
era la "nostra
Dama", così come per
le generazioni di
giovani cui aveva
dedicato con amore e
con professionalità
i più avanzati e
lungimiranti
strumenti di
formazione
"Nostre" erano
chiamate per
abitudine le navi
dei Cavalieri dalla
popolazione
siciliana, "Tutela
Italiae" erano le
parole incise su una
medaglia fatta
coniare dal Gran
Maestro Pinto in
onore della flotta
dei Cavalieri, sul
mare i Cavalieri di
San Giovanni e la
Sicilia hanno
costruito, anche
insieme, giorno dopo
giorno la loro
storia, sia nei
momenti di gloria,
sia nei momenti del
dolore, e sempre nei
momenti della
solidarietà, del
soccorso: dai
distruttivi
terremoti che si
sono ripetuti nei
secoli, alle
epidemie, alle
carestie, ai soprusi
delle conquiste. Ed
il mare è vita per
gli uomini e per le
donne di questa
terra circondata dal
mare, anche se può
rivelarsi sorgente
di morte, così come
muoiono le onde nel
loro perpetuo ed
infinito succedersi.
Ma è anche scoperta
di nuovi orizzonti,
costruzione di nuova
storia, di progresso
e di civiltà, fonte
di sconfinata
solidarietà, come è
accaduto per i figli
di quest’isola, come
è accaduto ed accade
ai Cavalieri e alle
Dame dell’Ordine di
San Giovanni.