L'intensificazione
del dialogo internazionale, con il contributo indispensabile
del mondo culturale, che permette agli studiosi, e agli intellettuali,
anche di paesi lontani di accogliere e promuovere le iniziative
dell'Ordine, che attraverso la sua Accademia Internazionale,
è determinato a portare a Malta e nei territori in
cui è presente, al servizio delle comunità locali,
della comunità internazionale, della società
civile." Con questo messaggio, il Gran Cancelliere, Carlo
Marullo di Condojanni, ha aperto la sessione conclusiva dei
lavori del Convegno Internazionale nel pomeriggio di domenica
10 giugno, auspicando che questo incontro di autorità
del mondo accademico e della diplomazia dell'Ordine e presso
l'Ordine determini a sua volta quel risveglio culturale che
concorra sul piano globale a rispondere con prontezza ed efficacia
alle necessità dell'uomo, a difesa della dignità
della persona, oggi, come non mai, schiacciata dal determinismo
economico, umiliata dal bisogno di giustizia e di libertà
nelle sue istanze primarie, e da riscattare nei suoi valori
fondamentali: spiritualità, solidarietà.
Ha quindi informato l'Assemblea che, contestualmente
al Convegno, si sono svolti a Malta incontri programmatici
di alcuni Istituti di cultura melitense che lavorano nel mondo,
dall'Italia alla Francia, alla Svizzera. "Essi si sono
riuniti, ha precisato, con fermi propositi di lavorare insieme,
d'intesa con l'Accademia Internazionale Melitense, per ricostruire
non soltanto le premesse di una ricerca storica globale sull'Ordine,
ma anche con lo spirito di voler testimoniare per il futuro
le attività che l'Ordine svolge nei tempi contemporanei,
per far sì che gli storici di domani non abbiano il
vuoto nel quale si sono trovati gli storici di oggi indagando
il secolo passato, in cui la memoria stessa delle attività
è rimasta legata agli Organismi territoriali locali
dell'Ordine ma non è passata, non ha avuto la possibilità
di passare nel patrimonio storico, perché eventi bellici,
distruzioni, passaggi d'autorità non lo hanno permesso"
"Credo, ha concluso il Rettore,
che questo sia un grande risultato, ed è una cosa bella
che nasca qui a Malta, nell'occasione in cui si commemora
proprio Carlo V, che pensava ad un'idea dell'Europa. Dobbiamo
essere grati anche alla vostra presenza, il cui contributo
intellettuale, certamente nelle rispettive funzioni, non mancherà
di esserci vicino per i lavori che l'Accademia stessa farà
insieme ai Direttori dei Centri di Cultura Melitensi esistenti
nel mondo.
|
The intensification of international
dialogue with the indispensable contribution of the cultural
world, that enables experts and intellectuals, even in distant
countries, to receive and promote the Order's initiatives
that, through its International Academy, it wants to bring
to Malta and the territories in which it is present, in the
service of the local community, the international community
and civil society as a whole." With this message the
Grand Chancellor, Carlo Marullo di Condojanni, opened the
concluding session of the International Conference on the
afternoon of Sunday 10 June. His hope was that this meeting
of authorities from the academic world and the diplomatic
service of and to the Order will bring about a global, cultural
reawakening to meet human needs promptly and effectively,
in defence of the dignity of the person. A dignity today more
than ever crushed by economic determinism and humiliated by
the pressing need for basic justice and freedom, with its
fundamental values of spirituality and solidarity to be redeemed.
He then informed the assembly that the meetings of other cultural
institutes of the Order, working in Italy, France and Switzerland,
had also taken place on Malta contemporaneously with the conference.
"They met," he pointed out, "with the firm
intention of reconstructing together, in agreement with the
Accademia Internazionale Melitense, not only the bases for
a global historical research into the Order, but also in the
spirit of recording the activities that the Order is presently
carrying out, to ensure that the historians of tomorrow will
not find the vacuum which the historians of today came
up against when investigating the past century.
Because the activities linked to the Order's
local bodies have not passed, have not had the possibility
of passing, into the general historical patrimony because
wars, destructions and passages of authority have not permitted
it"."I believe," concluded the Rector, "that
this is a great result and it is fitting that it has been
created here on Malta, during the commemoration of Charles
V who had his own idea of Europe.
We have also to be grateful for your presence,
and your intellectual contribution that will undoubtedly accompany
the work that the Academy, with the Directors of the Order's
cultural centres, worldwide."
|