1510 MERCURINO ritorna a DÔLE
per riprendere le sue funzioni di Presidente del Parlamento
di Borgogna, ma nel mese di maggio, per incarico dell'Imperatore,
ritorna in Spagna per sollecitare il Re Ferdinando al rispetto
dell'accordo di BLOIS, e nel settembre l'accordo viene ratificato
dalle CORTES di Castiglia.
1511 MERCURINO ritorna in Borgogna,
dove fissa la sua residenza acquistando il castello ed il
feudo di Chevignì, però sente intorno a lui
molta ostilità, forse per la sua severa aziona amministrativa,
e deve sopportare numerose vertenze giudiziarie, specie riguardo
alla proprietà del castello.
1516 MERCURINO, deluso ed amareggiato,
si ritira nella Certosa di BRUXELLES per adempiere ad un voto
e qui scrive la famosa operetta dedicata al giovane CARLO,
nella quale espone la sua teoria sulla MONARCHIA UNIVERSALE.
In quello stesso anno, deceduto FERDINANDO il Cattolico, CARLO
viene eletto Re di Castiglia e di Aragona con il nome di CARLO
I.
1518 CARLO, da poco divenuto
Re di Spagna, fa pervenire a MERCURINO, attraverso l'Imperatore,
l'invito ad assumere l'ufficio di GRAN CANCELLIERE presso
la Corte Spagnola. MERCURINO ottiene il consenso del duca
di Savoia, parte per la Spagna, dove assume la nuova
carica il 15 ottobre.
1519 Muore l'Imperatore MASSIMILIANO
I e MERCURINO, convinto assertore della MONARCHIA UNIVERSALE,
insiste sulla necessità di assicurare a CARLO l'appoggio
dei Principi Elettori per la sua salita al trono Imperiale.
Superati i contrasti, riesce ad ottenere per CARLO l'elezione
ad Imperatore, pur dovendo trattare l'esborso di una enorme
somma di fiorini.
1521 I Francesi invadono la
NAVARRA e CALAIS, che a quel tempo era possedimento inglese;
MERCURINO conduce le trattative per un'alleanza tra Inghilterra,
Papato ed Impero contro la Francia. Nella Dieta di WORMS MERCURINO
opera con grande determinazione, al fine di cercare
una conciliazione con il movimento ribelle, e consiglia CARLO
V di far intervenire all'assemblea MARTIN LUTERO per spiegare
davanti alla Consulta la sua teoria religiosa; è convinto
e spera che un franco dialogo possa condurre la maggioranza
dei Protestanti a tornare nella Chiesa.
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1522 Sorto un lungo
contrasto tra CORTÉS e VELÁSQUEZ, CARLO V affida
la delicata questione ad una Commissione presieduta dal Gran
Cancelliere. La Commissione si esprime in favore di CORTÉS,
dichiarando infondata la pretesa di VELÁSQUEZ e ridà
il Comando a CORTÉS, previa l'approvazione dell'AUDIENCIA
REAL di Santo Domingo.
1522 Scoppia il conflitto tra
il Re di Francia FRANCESCO I e l'Imperatore CARLO V. MERCURINO
si adopera per il trionfo della politica imperiale nel 1525
i Francesi vengono sconfitti a PAVIA e lo stesso, FRANCESCO
I cade prigioniero degli Spagnoli e viene condotto a MADRID.
1526 Malgrado il parere contrario
di MERCURINO che temeva che il Re di Francia non avrebbe rispettato
gli accordi, FRANCeSCO I viene rimesso in libertà;
ma appena rientrato in Patria riprende le ostilità
contro la Spagna. Nel corso della nuova guerra CARLO V vede
costituirsi contro di lui la Lega di COGNAC, della quale fan
parte la Francia, la Repubblica di VENEZIA, il Papa CLEMENTE
VII, FIRENZE ed il Duca di Milano FRANCESCO II SFORZA. Nel
maggio del 1527 le truppe Imperiali attaccano ROMA e dopo
averla espugnata, la saccheggiano (SACCO di ROMA). In seguito
a nuovi successi delle armate imperiali, FRANCESCO I conclude
la pace di CAMBRAI (5 agosto 1529). L'attività diplomatica
del Gran Cancelliere è frenetica, egli assume
un ruolo di grande rilevanza in tutte le trattative.
1529 GATTINARA conduce e conclude
con gran perizia e competenza il CONGRESSO di BOLOGNA, nel
quale viene regolato l'assetto degli Stati Italiani. In occasione
della sua venuta in Italia con l'Imperatore, il Papa CLEMENTE
VII lo nomina CARDINALE di San Giovanni a Porta Latina. Nello
stesso Congresso di Bologna, MERCURINO si adopera affinché
CARLO V conceda all'Ordine Militare di San Giovanni di Gerusalemme
l'Isola di MALTA, a compenso della perdita di Rodi e Tripoli
ad opera di Solimano il Magnifico. Nello stesso anno i Cavalieri
possono ritornare alla loro Isola.
1530 Lasciata l'Italia dopo
l'incoronazione dell'imperatore in San Petronio a BOLOGNA,
segue il suo Re per prendere parte alla Dieta di AUGUSTA,
ma durante il tragitto muore il 5 giugno 1530 ad Innsbruck.
Le sue spoglie, secondo la volontà espressa nel suo
testamento del 23 luglio 1529, vengono portate a GATTINARA
e tumulate nella chiesa parrocchiale di San Pietro, ove tuttora
sono riposte.
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