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Il pellegrinaggio giubilare mondiale del
Sovrano Militare Ordine di Malta
Il discorso del Papa
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Carissimi fratelli e
sorelle!
Desidero rivolgere il mio cordiale benvenuto a ciascuno di
Voi, Cavalieri e Dame del Sovrano Militare Ordine di Malta,
giunti a Roma da ogni parte del mondo, per celebrare il
Grande Giubileo. Saluto, in particolare, il Gran Maestro,
Frà Andrew Bertie, ringraziandolo per le cortesi e nobili
parole, che ha voluto indirizzarmi a nome dei convenuti. Il
mio affettuoso pensiero va al Signor Cardinale Pio Laghi,
Patrono di codesto Sovrano Ordine Militare, che ha voluto
partecipare all'odierno appuntamento. Con Lui saluto
Monsignor Donato de Bonis, vostro Prelato.
Questo incontro riveste uno speciale significato, perché
avviene nel contesto dell'Anno Santo Duemila e testimonia la
profonda comunione che unisce i membri del vostro Ordine al
Successore di Pietro.
In questa circostanza, mi è gradito esprimere al Governo
dell'Ordine, come pure a quanti generosamente si prodigano
nei servizi di pronto soccorso nelle Basiliche romane e
nelle altre iniziative giubilari, il mio vivo apprezzamento
e la mia riconoscenza per il prezioso e costante contributo
che essi stanno offrendo alla buona riuscita dell'evento
giubilare.
2. Il Grande Giubileo, con il quale la Chiesa ricorda il
secondo millenario dell'incarnazione del Verbo, è un "anno
di grazia": anno della remissione dei peccati e delle pene
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per i peccati, anno
della riconciliazione tra i contendenti, anno di molteplici
conversioni e di penitenza sacramentale ed extra
sacramentale. In particolare si tratta di un anno legato "
alla concessione di indulgenze in modo più largo che in
altri periodi" (Tertio Millennio adveniente, 14) ed al
ristabilimento della giustizia di Dio, espressione concreta
del comandamento dell'amore.
Scrivevo nella Bolla d'indizione del Giubileo: " Un segno
della misericordia di Dio, oggi particolarmente necessario,
è quello della carità, che apre i nostri occhi ai bisogni di
quanti vivono nella povertà e nell'emarginazione. Sono
queste situazioni che si estendono oggi su vaste aree
sociali e coprono con la loro ombra di morte interi popoli"
(Incarnationis mysterium, 12).
Al riguardo, vorrei far qui riferimento alle benemerite
iniziative che il vostro Ordine porta avanti in diversi
contesti di indigenza morale e spirituale. Esse sono animate
da una grande disponibilità verso i bisognosi, rendendo loro
visibile e concreto l'amore del Signore e della Chiesa. Sono
iniziative che contribuiscono con i loro sforzi a realizzare
un mondo nuovo, capace di restituire dignità e donare
speranza a chi vive oppresso da moderne forme di schiavitù
ed è ferito nel corpo e nello spirito.
3. Mi riferisco in modo speciale al profetico servizio a
favore di emarginati ed esclusi, che voi adempite con
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buon Samaritano verso le necessità
dei poveri, sempre più evidenti e tragiche nel mondo
contemporaneo. E' soltanto con il suo aiuto che potrete
offrire in ogni circostanza alle attese dei poveri
risposte non soltanto competenti, ma profondamente
ispirate dall'amore evangelico.
L'evento giubilare vi stimola, inoltre, ad essere nei
contesti nei quali operate testimoni incessanti di
autentica comunione fraterna. Vi chiama a proclamare,
con le parole e la vita, la verità di Cristo, perché la
vostra presenza costituisca, per quanti incontrate, un
modello di |
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l'ardore di un'autentica battaglia
per la promozione integrale dell'essere umano. Grazie a
tale nobile battaglia per la difesa e la valorizzazione
dell'uomo, missione cui da diversi secoli si dedica il
vostro Ordine, avete potuto innalzare il vessillo
dell'amore in molte parti dei cinque continenti, dove
malattia e povertà umiliano la persona e ne insidiano,
purtroppo, il futuro. E' una vera strategia dell'amore,
che vi vede impegnati negli ospedali, nei lebbrosari,
nei gruppi di soccorso, asili per bambini e case di
riposo per anziani. Dappertutto vi preoccupate di
portare avanti le primarie finalità del vostro secolare
Ordine: la Tuitio fidei e l'Obsequium pauperum, memori
sempre di quanto affermava il Fondatore, il Beato
Gerardo: " La nostra Istituzione durerà finchè a Dio
piacerà far nascere uomini desiderosi di rendere la
sofferenza più leggera e la miseria più sopportabile".
4. Fratelli e Sorelle carissimi, in tale positivo
contesto, la speciale effusione di grazia dell'Anno
giubilare costituisce per ciascuno di voi e per l'intera
vostra Famiglia spirituale, |
nuova convivenza umana e civile.
Possano le vostre attività costituire occasioni
privilegiate di evangelizzazione e rappresentare un
punto di riferimento sicuro per tutti coloro che con
cuore sincero cercano il Regno di Dio e la sua
Giustizia. Da questa celebrazione giubilare scaturisca,
infine, per ciascuno di voi un più intenso entusiasmo
per testimoniare il Vangelo della carità in un mondo
dominato dall'egoismo e dal peccato. Le vostre strutture
costituiscano dei luminosi avamposti della civiltà
dell'amore e realizzazioni efficaci della dottrina
sociale della Chiesa. Con questi sentimenti, mentre
affido ciascuno di voi, pellegrini del Sovrano Militare
Ordine di Malta, alla celeste protezione della Vergine
"Consolatrice degli afflitti" e di San Giovanni
Battista, di cuore vi imparto una speciale Benedizione
Apostolica, in pegno di copiosi doni e grazie giubilari.
Auguro a tutto l'Ordine di Malta una buona
continuazione. Il Signore benedica tutti. Grazie per la
vostra visita a Roma
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una rinnovata occasione di fedeltà
a Cristo e ai fratelli. Il Giubileo vi esorta a fissare
lo sguardo su Cristo, Redentore dell'uomo, e ad
accoglierlo con amore e consapevolezza sempre più
intensi. Durante questo vostro pellegrinaggio giubilare,
in maniera tutta speciale, avete avuto modo di dedicarvi
all'ascolto del Vangelo e alla preghiera e, accostandovi
ai Sacramenti, avete voluto rinnovare la vostra fedeltà
a Cristo. E' solo da Lui, sorgente di vita immortale,
che potete attingere nuova forza e nuove energie per
andare incontro con lo spirito del
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