(Rivista Internazionale - Dicembre 1999:Capitolo Generale- 1/1)

Capitolo Generale

Roma. Villa Magistrale all’Aventino. S.A.Em.ma il Principe e Gran Maestro apre i lavori del Capitolo Generale Ordinario, l’ultimo di questo millennio alla presenza dei Rappresentanti degli Organismi Istituzionali e Nazionali dell’Ordine riuniti nella Sala del Consiglio Compito di Stato.

Convocato e presieduto da S.A.Em.ma il Principe e Gran Maestro Fra' Andrew Bertie si è tenuto nella sede della Villa Magistrale all'Aventino in Roma, il 22 e 23 giugno, il Capitolo Generale ordinario dell'Ordine, per procedere alle elezioni delle Alte Cariche dell'Ordine, dei Membri del Sovrano Consiglio, dei componenti del Consiglio del Governo e dei Membri della Camera dei Conti, sulla base della recente riforma della Carta Costituzionale e del Codice, e per esaminare i problemi riguardanti le attività dell'Ordine, il suo stato spirituale, lo stato patrimoniale, i rapporti internazionali.
Al Supremo Consesso dell'Ordine, l'ultimo di questo millennio, hanno preso parte 70 rappresentanti di tutti gli organismi territoriali melitensi provenienti da tutti i continenti.
Dopo la Santa Messa celebrata dal Prelato dell'Ordine, S.E. Rev.ma Mons. Donato De Bonis, nella Chiesa Magistrale di Santa Maria all'Aventino, S.A.Em.ma ha aperto i lavori con la seguente allocuzione:

Eccellenze e Cari Confratelli,
Questo Capitolo Generale si apre all'insegna di un momento solenne per l'Ordine, quale in effetti è il superamento dei suoi cento anni di vita.
In apertura dei nostri lavori desidero dar lettura del testo telegramma che, come spero verrà da voi approvato, sarà mia cura di far immediatamente pervenire a Sua Santità il Santo Padre, cui siamo grati per la Sua guida spirituale e per l'appoggio che in questi anni ci è sempre stato assicurato nel costante dialogo tra l'Ordine e gli organismi vaticani:
"NEL DARE INIZIO LAVORI CAPITOLO GENERALE ORDINARIO SOVRANO ORDINE MALTA CAPITOLARI TUTTI VIRGOLA AT ME UNITI IN PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO PER SUPERAMENTO TRAGUARDO NOVECENTESIMO DI VITA VIRGOLA RIVOLGONO VOSTRA SANTITÀ ESPRESSIONI FILIALE AFFETTO ET FERVIDA GRATITUDINE PER COSTANTE PATERNO INCORAGGIAMENTO ET SPIRITUALE GUIDA AT REALIZZAZIONE ANTICHI SEMPRE ATTUALI CARISMI DELLA TUITIO FIDEI ET OBSEQUIUM PAUPERUM IMPLORANDO CONFORTO APOSTOLICA BENEDIZIONE PER LAVORI PROPOSITI ET IMPEGNO PARTECIPANTI DEVOTISSIMO FRA' ANDREW BERTIE GRAN MAESTRO"
Ricordo che lo scorso anno il Santo Padre ha voluto procedere alla beatificazione di un eroico membro dell'Ordine: il Vescovo Vilmos Apor. Sono stato presente alla solenne cerimonia in Vaticano e abbiamo tutti tratto da quell'avvenimento nuova forza e rinnovato vigore sul piano della nostra spiritualità di Cavalieri di Malta, oggi più che mai tesa all'elevazione morale di quanti, come noi, perseguono i fini istituzionali di difesa della fede e di assistenza ai nostri diletti "signori poveri e signori malati".
Dall'ultimo Capitolo Generale Ordinario alcuni confratelli, che avevano dedicato ogni loro energia al servizio dell'Ordine sono passati all'altra vita. Non farò i loro nomi: per il loro eterno riposo recitiamo ora insieme il REQUIEM AETERNAM EIS, DOMINE.
Negli ultimi cinque anni, gli avvenimenti di più incisivo rilievo sono stati l'ingresso dell'Ordine alle Nazioni Unite in qualità di Osservatore Permanente e la riforma della Carta Costituzionale e del Codice.
Non mi soffermo sulla valenza politica di tali avvenimenti: è chiaro che hanno oltremodo rafforzato la capacità dell'Ordine di spiegare attività umanitarie e sanitarie nel mondo.
Nostra cura costante sarà favorire il fiorire delle vocazioni religiose nell'ambito del nostro amatissimo Ordine: più numerosi saranno, infatti, i nostri Cavalieri religiosi e meglio potremo operare a difesa della fede nel mondo e a sollievo dell'umana sofferenza.
Sul piano della carità molto bene hanno lavorato i Priorati.
Ho caro citare per tutti uno dei Priorati della Veneranda Lingua d'Italia che da un quinquennio si occupa con effuso sentimento di dedizione dei malati terminali e con paterno affetto, dei bambini malati terminali.
Realtà, questa, dunque, viva e esemplarmente operante, di carità. E ciò, perché - ben lo sappiamo!: "ordo praesidet in charitate" e "Infirmis servire firmissimum regnare!"
Al momento siamo 38 Cavalieri Professi più 9 Cappellani. È mio preciso dovere ribadire ancora una volta che il futuro dell'Ordine si basa sui Cavalieri della Prima e della Seconda Classe. È insomma, essenziale fare del nostro meglio con instancabile applicazione per incoraggiare la vocazione religiosa di elementi idonei.
Abbiamo attualmente 6 Priorati, 3 Sottopriorati e 41 Associazioni Nazionali. Questi anni sono stati caratterizzati da un confortante incremento dei rapporti diplomatici bilaterali e multilaterali.
Oggi intratteniamo, infatti, relazioni diplomatiche a livello di Ambasciata con 83 Stati in tutto il mondo, cui vanno aggiunte 16 Rappresentanze presso alcuni importanti Paesi europei e presso Organismi Europei ed Organizzazioni Internazionali di rilievo.
Tutto l'Ordine ha partecipato ai nostri Pellegrinaggi annuali: primo fra tutti quello a Lourdes, vero e proprio raduno internazionale per incontrarsi, meglio conoscersi e più proficuamente lavorare insieme.
Numerosi anche gli altri Pellegrinaggi ai Santuari Mariani e mi auguro che sempre più ne vengano promossi nel quadro delle attività locali degli organismi dell'Ordine nel mondo.
L'Ordine è stato presente con fervore di carità nelle grandi crisi mondiali, dalla Yugoslavia allo Zaire, dall'Iraq al Kosovo. Particolare l'aiuto di materiale medico fornito al popolo cubano per un valore di circa otto milioni di dollari. Numerosi gli accordi internazionali, tra i quali quello con il Marocco per la campagna contro la cataratta, quello con il Brasile per i non vedenti, gli accordi postali con la Lituania e il Mali e, precipuamente importante sul piano politico, quello concluso il 5 dicembre 1998 con il Governo di Malta, ora in via di ratifica, con il quale si è chiaramente definita l'extraterritorialità di Forte Sant'Angelo e l'estensione fino a 99 anni della sua concessione all'Ordine.
Il restauro della Captain House e della Chiesa di Sant'Anna è stato completato e oggi abbiamo lì un Cavaliere Residente e dal punto di vista internazionale la sede dell'Accademia Internazionale Melitense.
La nostra diplomazia, sia pure con i problemi legati all'esser espletata da volontari a titolo del tutto gratuito, ha lavorato bene e le si devono numerose iniziative nei paesi dove non esiste ancora una nostra Associazione, premesse sicure che nel tempo porteranno alla costituzione nel territorio di enti melitensi operativi.
Auspico sempre di più che là dove nello stesso territorio operano più enti dell'Ordine, siano Gran Priorati, Sottopriorati, Associazioni o Rappresentanze diplomatiche, la collaborazione e il coordinamento tra di loro avvenga con mutuo confraterno rispetto.La reciproca informazione è in questi casi il miglior mezzo per evitare disguidi, complicazioni, incomprensioni, amarezze.
Un pensiero particolare va all'azione svolta nel primo biennio di questa legislatura da S.E. l'Ambasciatore Felice Catalano di Melilli, Gran Cancelliere, che ha lasciato l'incarico il 19 aprile 1997. Egli ha svolto instancabilmente la sua attività al servizio dell'Ordine per ben 17 anni con lusinghieri risultati: di questo gli sono grato.
La situazione finanziaria dell'Ordine negli ultimi cinque anni è risultata senz'altro soddisfacente, con un avanzo complessivo per il periodo dal 1994 al 1998 di circa
2 miliardi 400 milioni di lire italiane.
Il patrimonio è incrementato di oltre 12 miliardi di lire italiane e gli investimenti hanno avuto natura altamente conservativa. I meccanismi di controllo all'interno del Magistero si sono affinati e con la collaborazione del Ricevitore del Comun Tesoro una auditing assistance è stata affidata a professionisti esterni volontari.
Ciò ha facilitato non poco e faciliterà i compiti della Camera dei Conti.
Sono comunque necessari investimenti aggiuntivi per il miglioramento dell'organizzazione interna del Gran Magistero e, soprattutto, come meglio riferirà il Ricevitore nella sua relazione, per l'adeguamento alle nuove esigenze informatiche anche a livello internazionale.
Sul piano politico internazionale la posizione dell'Ordine, mi piace ricordare, è di piena neutralità e alla luce anche della nostra presenza essere pronti ad aderire a richieste di mediazioni o di interventi amichevoli, è auspicabile, sempre, sia ben chiaro, che la richiesta risponda a interessi di giustizia.
Il percorso tracciato dal I° Seminario per le Strategie dal 1988 ad oggi ha portato ad un rinnovamento dei quadri dirigenti dell'Ordine e in particolare alla creazione di organismi internazionali quali l'ECOM, il Coordination Centre di Miami ed altri che stanno operando insieme con le organizzazioni di volontariato nel mondo. Anche l'Ospedale di Betlemme procede bene, così come pure la lotta alle malattie, frutto della povertà, nel Terzo Mondo.
Sono certo che per il bene dell'Ordine non mancherete di esprimere il vostro voto sulle questioni che vi saranno presentate senza lasciarvi sviare da considerazioni di carattere personale o nazionali.
In chiusura desidero rivolgere il mio ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato con me in questi cinque anni di governo e che hanno apportato un sicuro sviluppo, anche se spesso il cammino non è stato facile. È proprio alla loro saldezza di principi e alla loro forza d'animo che si deve il raggiungimento degli obiettivi.
Termino con il più vivo augurio di proficuo lavoro.

È seguita la relazione sullo stato patrimoniale dell'Ordine riferita dal Ricevitore del Comun Tesoro, Amb. Conte Don Carlo Marullo di Condojanni, quindi il rapporto del Grande Ospedaliere, S.E. Barone Albrecht von Boeselager, sulle attività assistenziali ed ospedaliere dell'Ordine nel mondo durante quest'ultimo quinquennio, ed infine la seguente relazione del Prelato, S. E. Mons.Donato de Bonis:

All'alba del terzo millennio, l'Ordine dei Cavalieri di Malta rimane fedele ai suoi principi ispiratori: difesa della Fede, servizio ai sofferenti ma rinnova modi e stili di una leggenda che continua a coniugare vocazione e impegno alla solidarietà, alla giustizia, alla pace, sulla base dell'insegnamento della dottrina evangelica, in strettissima comunione con la Santa Sede - mai come oggi -, esprimendo carità operosa e dinamica, sostenuta dalla preghiera.
Al mio settimo anno di collaborazione, ho l'onore e l'orgoglio di confermare che il Sovrano Ordine Militare di Malta vive e opera nel mondo e per il mondo, ma sente di non appartenergli proprio per la sua spiccata spiritualità...
Non si è Cavalieri o Dame solo per privilegi di nascita o per meriti acquisiti, ma per aver saputo rispondere alla sollecitazione di operare là dove emergono bisogni materiali e morali, là dove si annida la sofferenza con il suo mistero.
Non vi aspettate dal Prelato un arido elenco di attività religiose dell'Ordine, con il rischio di una inutile autoglorificazione. Seguendo l'antica massima filosofica "agere sequitur esse", il "fare" del nostro Ordine è semplice visualizzazione di ciò che è!
Spirito religioso?
Leggiamo insieme le parole scritte nella prima regola degli HOSPITALARI di S. Giovani, redatta da frà Raimondo du Puy, successore del Fondatore beato Gerardo:
"Nel nome del Signore. Amen. Io Raimondo servo dei Poveri di Cristo e guardiano dello Spedale di Gerusalemme, col consiglio del Capitolo dei Fratelli che vengono a servire ai poveri e alla difesa della Fede Cattolica, mantenghino, e col divino aiuto osservino, tre promesse a Dio, che sono Castità, Ubidienza (cioè che eseguiranno appieno tutto ciò che sarà loro comandato dal Maestro) e vivere senza proprio (povertà)".
È una felicissima sintesi di quanto ritroviamo nelle Riforme dell'aprile 1997, TUITIO FIDEI - OBSEQUIUM PAUPERUM, due facce della stessa medaglia: CARITA'. È carità soccorrere i poveri, è carità la tuitio fidei, specie se integrata con l'espressione di "evangelizzazione" e "promozione umana". Le otto punte della nostra Croce, con riferimento alle otto beatitudini (Mt. 5, 3-12), non rappresentano solo una suggestiva e ambita decorazione, ma ricordano gli elementi essenziali dello spirito religioso. Posso assicurare che questo "spirito" si respira nella vostra vita, nei nostri uffici, nei nostri incontri, nei nostri ormai famosi pellegrinaggi. Sua Altezza ha recentemente dichiarato che l'Ordine è un continuo pellegrinaggio di preghiera e di amore. Posso aggiungere che da oltre 900 anni l'Ordine è un continuo "Giubileo", tempo cioè di riflessione e di penitenza.
I rapporti di Cappellani arrivano puntualmente.
L'esempio di Roma è sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo la Benedizione della Chiesa e del Papa.
La continua azione di Sua Altezza e del Gran Commendatore sul piano istituzionale, l'operosa, attenta, delicata e scrupolosa preoccupazione del Gran Cancelliere di riferirsi puntualmente per consiglio o per parere, anche su particolari di vita vissuta, ai Superiori del competente Dicastero, hanno reso sempre più vicino il Vaticano all'Ordine e l'Ordine al Vaticano.
Ne sono il quotidiano testimone.
Il passato non deve mai più essere messo davanti, ma di fianco a noi.
Davanti ci paralizzerebbe inutilmente, di fianco ci può essere di aiuto a vivere con più fervore i nostri inossidabili carismi. Qualche rarissima nuvola nera del passato (anche recente) può diventare fiore del cielo, quando è illuminata dalla Fede e dal desiderio di fare sempre di più e meglio. Così sia!

Roma. Palazzo Magistrale. S.A.Em.ma il Principe e Gran Maestro insieme con le Alte Cariche e i Membri del Sovrano Consiglio, eletti dal Capitolo Generale durante la Cerimonia del Giuramento.

 

I Capitolari hanno quindi proceduto all' elezione dei Membri del Sovrano Consiglio, del Consiglio del Governo e della Camera dei Conti:

SOVRANO CONSIGLIO

Alte Cariche:

Gran Commendatore: S.E. il Ven. Balì Fra' Ludwig HOFFMANN von RUMERSTEIN
Gran Cancelliere:
S.E. il Balì Gran Croce di Onore e Devozione in Obbedienza Amb. Conte Don Carlo MARULLO di CONDOJANNI, Principe di CASALNUOVO Grand'Ospedaliere: S.E. il Balì Gran Croce di Onore e Devozione in Obbedienza Albrecht Freiherr von BOESELAGER
Ricevitore del Comun Tesoro: S.E. il Cavaliere di Gran Croce di Onore e Devozione in Obbedienza Marchese Gian Luca CHIAVARI

Consiglieri:

S.E. il Ven. Balì Fra' Carl E. PAAR
S.E. il Comm. Fra' Carlo ARDITI di CASTELVETERE
S.E. il Cavaliere Fra' Giacomo DALLA TORRE del TEMPIO di SANGUINETTO
S.E. il Cavaliere Fra' John Alexander MacPHERSON
S.E. il Cavaliere di Grazia e Devozione in Obbedienza Richard J.DUNN
S.E. il Cavaliere di Grazia e Devozione in Obbedienza Jean Pierre MAZERY

CONSIGLIO DEL GOVERNO

S.E. l'Amb. Comm. Fra' José Antonio LINATI-BOSCH, Gran Croce di Giustizia
Conte Prof. Elie de COMMINGES, Cavaliere di Giustizia
Winfried Graf HENCKEL von DONNERSMARCK, Cavaliere di Gran Croce di Onore e Devozione
Conte Jacques de LIEDEKERKE, Cavaliere di Onore e Devozione
Thomas Francis CARNEY Jr., Cavaliere di Grazia Magistrale
Dott. Antonio Carlos da SILVA COELHO, Donato di Devozione

CAMERA DEI CONTI

Presidente:
Nobile Francesco LECHI, dei Marchesi di CASTELLARANO e S.CASSIANO, Cavaliere di Onore e Devozione

Consiglieri:
Franz Graf von HARNONCOURT-UNVERZAGT, Cavaliere di Grazia e Devozione in Obbedienza
Conte Thierry de BEAUMONT BEYNAC, Cavaliere di Grazia e Devozione in Obbedienza
Ernst Freiherr von FREYBERG-EINSENBERG, Cavaliere di Onore e Devozione
Charles J. Wolf, II,Cavaliere di Grazia Magistrale

Consiglieri supplenti:
Barone Carlo EYRL di WALDGRIES e LIEBENAICH, Cavaliere di Onore e Devozione in Obbedienza
Zweder Baron van HOEVELL tot WESTERFLIER, Cavaliere di Onore e Devozione


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