(Rivista Internazionale - Dicembre 1999:Raduno Mondiale - 3/4)

Spiritualità, Carità, Servizio

I principi basilari dei Membri dell'Ordine nel terzo millennio ribaditi dal Gran Cancelliere

 

A conclusione delle sessioni separate dei rappresentanti degli Organismi istituzionali nazionali e internazionali dell’Ordine, S.E. il Gran Cancelliere, l'Amb. Conte Don Carlo Marullo di Condojanni, ha riassunto per i convenuti alcuni principi basilari su cui deve fondarsi la vita del Cavaliere di Malta di oggi: la spiritualità, la carità, il servizio. La spiritualità -ha detto- dovrà essere, per prima cosa, una testimonianza di vita, in famiglia e nella società. In unione con la Chiesa, alla quale bisogna sentirsi legati con fedeltà assoluta, all’unisono con il prossimo e soprattutto con i Confratelli con i quali bisogna arrivare a costituire un corpo unico, teso al miglioramento personale e all’approfondimento dei fondamentali ideali melitensi, la difesa della Fede, anche con le opere, contro l’empietà, e l’aiuto ai bisognosi.

Un impegno, questo secondo, che chiama direttamente in causa il principio basilare della carità,e dell’umiltà, l’esercizio cioè di quelle virtù e attività umanitarie cui nessun Cavaliere deve sottrarsi sia quando agisce come singolo sia, specialmente, quando opera all’interno degli organismi dell’Ordine preposti a questi scopi. Pronto a non risparmiarsi mai, largendo il massimo della carità possibile in tutte le circostanze, pubbliche e private, che gli si presentino, nelle quali, modesto nel vestire, paziente nell’ascoltare, deciso nell’agire, è chiamato.

Lo spirito di servizio, il terzo principio basilare,deve vedere il Cavaliere sempre deciso ad agire, come dice la sua Preghiera, per la maggior gloria di Dio e in favore degli altri, specialmente i poveri e gli infermi, prodigandosi generosamente per la loro causa.

A questo scopo, ha sottolineato S.E. il Gran Cancelliere, sarebbe opportuno che, in vista del Nono Centenario dell’Ordine e dell’Anno Giubilare che lo seguirà per celebrare l’avvento del Terzo Millennio Cristiano, si promuovano presso tutti gli organismi dell’Ordine,incontri di spiritualità, eventualmente anche con pellegrinaggi nazionali, per preparare tutti i Cavalieri a questi straordinari eventi comunitari. Sarebbero, ha ribadito, l’occasione più consona per indurre tutti a meditare sui significati più autentici di due occasioni tanto rilevanti, traendone, grazie anche a riunioni di preghiera, tutte le illuminazioni e gli incitamenti necessari. Senza dimenticare per un solo momento che non si possono servire l’Ordine e le sue finalità di carità, di solidarietà e di dedizione senza una severa formazione spirituale. Quella, ha concluso S.E. il Gran Cancelliere, cui ogni Cavaliere deve sentire il dovere di tendere senza cedimenti né limitazioni.

 

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