surrettiziamente aveva dovuto fare la scienza biologica dalla
presenza del sistema nervoso, che può, come bene indicato
da Sherrington , integrare le varie parti della struttura
corporea, ma non riesce a penetrare l'unità psichica,
che pervade, in modo molto più intimo, l'intero essere
umano, in cui lo spirito è in grado di interessare
anche le strutture cellulari, fino a livello molecolare ed
atomico ed infra.
Questa impostazione psicologica - per altro mai così
chiaramente esposta e quindi non ritenuta universalmente dai
cultori della disciplina, alcuni dei quali continuano ad essere
dei semplici biologi ed altri dei semplici filosofi - ha trovato,
anche se indipendentemente dalla sua stessa attività,
l'accordo con gli sviluppi della tecnologia in specie con
quella della comunicazione.
Come già accennato, la tecnologia comunicativa ha permesso
di raggiungere il livello digitale, che a sua volta, oltre
che dar piena ragione all'impostazione galileiana, permette
anche di avere un livello di comunicazioni integrale fra le
varie realtà, operando per l'appunto a livello elementare.
In tal modo, come è stato bene osservato, la tecnologia
digitale ha permesso rimpostare il problema del modo di pensare
e diviene quindi il digital being a way of thinking. In effetti,
per altra via, nel considerare il valore ed il meccanismo
della memoria, eravamo giunti a ritenere che la memoria fosse
effettivamente ridotta nei suoi elementi costitutivi (18),
che potremmo chiamare digitali, per potere essere effettivamente
utilizzata in modo nuovo e creativo nel guidare, permettere,
le diverse operazioni dell'uomo che ne aveva fatto esperienza
e che ne conservava l'esperienza.
L'impostazione digitale permette di vedere il modo in cui
le diverse realtà possono essere integrate fra loro,
quando delle stesse non si metta in prima evidenza il momento
energetico o ponderale, sebbene quello più propriamente
informazionale. L'impostazione innovativa informazionale,
che deve essere data allo studio di tutte le realtà,
permette di superare lo iatus fra materia e spirito, cosa
assolutamente necessaria per intendere il valore ed il significato
della psichicità. L'informazione è ciò
che è comune tanto alla materia che allo spirito e
su questo piano che deve avvenire la possibilità di
intesa e di continuità che
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permetterà poi di avviare
la comprensione dell'unità esistente nella realtà
umana.
Per queste considerazioni, il modo di pensare digitale diviene
effettivamente un modo che consente di intendere più
compiutamente e profondamente l'essere umano ed attraverso questa
comprensione avviarsi ad avere una conoscenza più rispondente
alla realtà delle cose. Per questo, la stessa puntualizzazione,
capacità di ridurre in modo olistico la complessità,
è un avvio alla migliore comprensione di queste cose.
La comprensione olistica poi chiaramente porta alla comprensione
intuitiva di cui si discute. Non è detto - come si è
accennato - che l'uomo debba essere solo razionale, almeno nel
senso che è anche un essere intuitivo e conseguentemente
le possibilità della conoscenza umana non sono solo quelle
discorsive. Ma ancora più interessante, come è
ovvio, è il fatto che l'operatività umana non
esclude il suo essere conoscitivo e non esclude neppure il suo
essere corporeo, per cui l'unitarietà personale è
essa veramente appariscente nell'azione diretta e propriamente
umana, che è poi la sua volontà di bene.
Potrà sembrare strano, ma l'esatta impostazione dei problemi
è alla base della possibilità della soluzione
degli stessi. In effetti, anche nella stessa preparazione scolastica,
per risolvere un problema ci era stato indicato come primo momento
operativo, quello di intendere esattamente lo stesso e di impostare
quindi le diverse operazioni che dovevano essere, scelte prima
ed eseguite poi, per arrivare alla giusta soluzione.
L'avere impostato male il problema dell'essere umano, ridotto,
nella migliore delle ipotesi, ad essere razionale, ha compromesso
definitivamente la possibilità di soluzione dei problemi
umani. Così si è data una base giuridica alla
convivenza degli uomini - ubi societas, ibi lex - vedendo la
società moderata dalla forza sulla quale si basa il diritto,
considerando l'insieme come sommatoria di individui, avendo
perduto la base duale dell'essere umano ed il suo interesse,
iniziale e fondamentale, a stare assieme all'altro, prima che
esservi portato dalla legge e dalla costrizione.
Una volta avviata la strada della razionalità, come è
stato precedentemente esposto, si è arrivati alle posizioni
assurde, per altro già evidenziate |