(Rivista Internazionale - Dicembre 1994: Inventario generale dei beni del Sovrano Militare Ordine di Malta - 1/2)
Capitolo Generale
Inventario generale dei beni del Sovrano Militare Ordine di Malta
Presentazione del Ricevitore del Comun Tesoro
Una antica tradizione del Sovrano Militare Ordine di Malta era quella di effettuare, ogni cinque anni, una attenta ricognizione dei beni di proprietà, al fine della loro tutela e conservazione. Lo strumento utilizzato era la «visita generale», che i Ricevitori dell'Ordine facevano effettuare da loro delegati alle relative dipendenze.
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Roma. Palazzo
Magistrale. Comun
Tesoro. La
voluminosa
documentazione
fotografica
elaborata in
software
dell'inventario
generale dei beni
dell'Ordine,
realizzata per la
prima volta, dalla
perdita di Malta,
dal Ricevitore del
Comun Tesoro,
Conte Don Carlo
Marullo di
Condojanni.
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Questa tradizione, dopo la perdita dell'isola di Malta, andò incontro a numerose difficoltà e si verificarono inesorabili lacune, che determinarono, nel tempo, una relativa incertezza sulle consistenze patrimoniali e sui criteri di gestione e conservazione di opere di particolare interesse culturale appartenenti al patrimonio melitense.
II passare del tempo e le vicende
dell'Ordine nel presente secolo hanno fatto sì che gran parte del patrimonio mobiliare sia stato trasformato ed utilizzato in dipendenza di esigenze pratiche, che non sempre hanno tenuto conto dei veri valori in gioco e della funzione che le dotazioni culturali, spesso, rappresentano come alto privilegio concesso alle istituzioni.
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Roma. Palazzo
Magistrale. I
ventisei volumi del
primo organico
inventario dei beni
dell'Ordine, che
attraverso le sue
schede tendenti a
coprire sia il
settore dei beni
architettonici, sia
quello delle opere
d'arte, costituisce
un «unicum» nel
quadro dei
patrimoni
d'interesse
culturale
dell'Europa.
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Da questa constatazione, nel quadro del rinnovamento avutosi nell'Ordine negli ultimi anni, la Ricevitoria del Comun Tesoro ha tratto motivo per dedicare una parte della propria azione alla redazione di un inventario generale dei beni del Sovrano Militare Ordine di Malta, realizzando, attraverso moderne «visite generali», ben cinque sezioni dedicate: la prima ai beni immobili urbani; la seconda ai beni immobili rustici; la terza alle cose mobili, mobili e arredi (distinguendo, in particolare, quelle di interesse culturale); la quarta al Tesoro; la quinta al patrimonio librario. Si è comunque avvertita la necessità di una sesta, quella archivistica.
Le finalità di un inventario così concepito assumono una configurazione istituzionale. Strumento di lavoro della struttura melitense pubblica capace anche di dare al proprio patrimonio destinazione coerente e compatibile con gli stessi beni che detiene, i quali, comunque,
sono serviti e servono alla sua stessa vita di rappresentanza, rafforzandone l'immagine.
In questo contesto si riconosce il dovere di una conservazione attenta, prevista e gestita, oggi, anche a livello informatico, delle testimonianze ambientali e storiche esistenti sui territorio, che via via hanno interessato l'Ordine per motivi residenziali o per gestione di attività, e che spesso soffrono di complesse problematiche urbane ed ecologiche.
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