(Rivista Internazionale - Dicembre 1996: Dalle Strategie alla Riforma - 3/4)

Roma. Palazzo Rodi. Riunione dei Delegati per le Comunicazioni degli Organismi Nazionali e Internazionali dell’Ordine, presieduta da S.A. Em.ma il Principe e Gran Maestro, Fra’ Andrew Bertie, tenutasi nel 1992. Alla destra di S.A. Em.ma, il Gran Cancelliere, Amb. Barone Felice Catalano di Melilli, alla sinistra il Ricevitore del Comun Tesoro, Amb. Conte Don Carlo Marullo di Condojanni, e il Segretario per le Comunicazioni, Gian Luigi Rondi Nasalli.

Quella che sembrava semplice utopia nel 1988 è diventata concreto progetto di riforma istituzionale, maturata con il concorso di tutte le componenti dell’Ordine che via via hanno preso parte non solo ai lavori degli Incontri e dei Seminari, ma anche a quelli delle Commissioni e Sottocommissioni che hanno lavorato nel silenzio producendo concreti progetti, alcuni dei quali in via anticipata già realizzati. Non sfugga all’attenzione la grande funzione degli Incontri Latino-Americani e dei Seminari, come strumento preparatorio a quell’avvenimento che certamente ha rappresentato il traguardo più importante verso il Terzo Millennio, e cioè l’ammissione dell’Ordine come Osservatore Permanente all’Assemblea delle Nazioni Unite.
Questo traguardo non è stato soltanto il punto d’arrivo conseguente all’azione umanitaria dell’Ordine nel mondo, ma soprattutto un riconoscimento politico, necessario punto di partenza per le future azioni che, proprio nei contatti del Palazzo di Vetro, potranno avere accelerazioni nelle procedure e cassa di risonanza per quelle istanze sul piano umanitario che l’Ordine porta avanti da ben nove secoli e che, oggi più che mai, lo impegnano nella tutela dei diritti dell’individuo.
Attraverso l’O.N.U., sarà più incisiva e più rapida l’azione degli organi dell’Ordine impegnati sul terreno degli aiuti umanitari, dove in particolare l’ECOM, Corpo Internazionale d’Emergenza nato dalle Strategie, si avvia a divenire uno strumento operativo di grande incisività che può essere messo a disposizione anche dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, per quei settori dove ha competenza specifica.
Chi scrive ha avuto l’onore non solo di organizzare il Primo Seminario, voluto dai Responsabili degli Organismi Nazionali e Internazionali dell’Ordine, ma anche quello di partecipare ai Capitoli Generali del 1989 e del 1994, di firmare l’Accordo per la concessione di Forte Sant’Angelo, di avviare a Miami, in Florida, gli Uffici del Centro di Coordinamento degli aiuti per l’America, di presiedere la Prima Commissione per la Riforma della Carta Costituzionale e del Codice, concludendo il lavoro delle Strategie con il Secondo Seminario di Malta e con le relazioni presentate al Capitolo Generale del 1994. Il tutto in linea con gli Incontri Latino-Americani, che non poca importanza hanno avuto per la creazione di un clima favorevole sul piano della Diplomazia Internazionale del Continente Americano, clima nel contesto del quale è maturato il riconoscimento alle Nazioni Unite. Con umiltà, quindi, ma con la conoscenza dei fatti che consegue ai compiti istituzionali fin qui da me svolti, ritengo doveroso, alla vigilia del Capitolo Generale Straordinario dell’aprile 1997, richiamare l’attenzione di tutti i Confratelli sul fatto che dovranno essere affrontati delicati problemi politici ed istituzionali, dalla cui soluzione dipenderà, in larga misura, la stessa possibilità per l’Ordine di vivere ed operare in armonia con le novità che si annunciano all’alba del cambio epocale del millennio e che sicuramente produrranno mutamenti radicali. L’Ordine in questa nuova realtà, non potrà, dunque, non adeguare a sua volta le proprie strutture di governo.

per continuare
per tornare alla pagina precedente
per tornare al sommario