(Rivista Internazionale - Dicembre 1994: L’Ordine di Malta Osservatore all’Assemblea dell’ONU - 2/2)
La partecipazione adesso ai lavori dell'ONU, sullo stesso piano e con gli stessi diritti del Consiglio d'Europa, della Croce Rossa Internazionale, della Comunità di Stati Indipendenti non consentirà più a nessuno di contrastare l'Ordine e la sua riconosciuta sovranità di diritto internazionale in tutte quelle attività, che anche al di là della sua missione umanitaria di base, lo autorizzano a creare dignità cavalleresche, a distruibuire onorificenze, a battere moneta e ad emettere serie filateliche di corso legale: come tutti gli stati Sovrani e a confusione di quanti, senza lo stesso diritto e spesso anzi contro la legge, ne imitano, contraffacendole, molte iniziative.
Costoro, più volte del resto stigmatizzati nei suoi annuali discorsi al Corpo Diplomatico dal Principe e Gran Maestro,
non potranno più richiamarsi a nessuna autorità e a nessun pseudo precedente araldico quando, falsificando emblemi, titoli e dignità, carpiscono la buona fede degli ingenui imitando, per bassi scopi di lucro, il nome e i rituali del Sovrano Ordine.
A richiamarli al rispetto della verità e del diritto non erano stati sufficienti a tutt'oggi i riconoscimenti ufficiali della Santa Sede e i rapporti diplomatici intrattenuti dal nostro Ordine con una settantina di Stati Sovrani, adesso, con questo rapporto nuovo instaurato con l'Assemblea che raccoglie attorno a sè tutti gli Stati del mondo, gli inganni dei tanti imitatori saranno del tutto e definitivamente sventati: a confusione dei falsari e con la possibilità che i loro trucchi possano essere anche giuridicamente perseguiti.
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